venerdì 11 giugno 2021
51 anni non ancora compiuti, è l'attuale rettore del Pontificio Collegio Urbano: impareremo a condividere i doni del Signore
Monsignor Vincenzo Viva

Monsignor Vincenzo Viva - Per gentile concessione di Vincenzo Viva

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Diocesi di Albano, a due passi da Roma. Pastori del Salento. Si potrebbe chiosare così la nomina da parte del Papa, di monsignor Vincenzo Viva, rettore del Pontificio Collegio Urbano "de Propagande Fide", alla guida della Chiesa che ha avuto finora come vescovo il cardinale Marcello Semeraro, attuale prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Il nuovo presule, 51 anni da compiere (ad agosto), pur essendo nato a Francoforte in Germania, è originario di Copertino (Lecce), paese confinante con Monteroni, "patria" di Semeraro. La diocesi, però, in questo caso è quella di Nardò-Gallipoli. Il cardinale nell’annunciare la nomina da parte del Pontefice, non ha mancato di sottolinearlo.

«La scelta del Santo Padre, al quale va riconoscente il mio e il vostro pensiero, mi commuove profondamente e grandemente mi conforta - ha detto Semeraro -: conosco da molti anni il nuovo vescovo, cui sono legato da fraterna amicizia. Sono sicuro che la sua esperienza ministeriale, la sua preparazione intellettuale e le sue umane e cristiane qualità sosterranno la crescita di vita della nostra Chiesa perché, fiorendo sempre più bella, produca quei frutti che il Signore, padrone della messe, attende abbondanti da essa».

Monsignor Vincenzo Viva

Monsignor Vincenzo Viva - Per gentile concessione di Vincenzo Viva

Anche Viva, nel primo saluto inviato per iscritto alla diocesi di cui sarà vescovo, ha ricordato le sue «umili origini» di «figlio di emigranti pugliesi in Germania». «La mia formazione a Francoforte e successivamente in Italia, tra il Salento e Roma – ha sottolineato –, mi hanno insegnato sin da piccolo l’apertura agli altri, la valorizzazione delle diversità, la concretezza del lavoro». Un’esperienza di apertura alla mondialità, proseguita poi al Collegio Urbano e che sarà utile al nuovo presule, anche nel territorio di Albano, «caratterizzato da una forte e bella pluralità» e con la presenza di diverse comunità di immigrati. «Saluto tutti con grande affetto e col desiderio di incrociare presto i vostri volti. Vengo in mezzo a voi, come fratello e pastore – ha scritto monsignor Viva –. Impareremo a conoscerci, a condividere i doni del Signore, a leggere i segni dei tempi e a camminare insieme».

Al nuovo vescovo si è stretta con affetto anche la sua diocesi di origine (e anche a loro monsignor Viva ha mandato ieri un messaggio). «Vogliamo sintonizzarci con la gioia di don Vincenzo – ha detto il vescovo di Nardò-Gallipoli, Fernando Filograna –. E immaginaniamo la sua trepidazione nell’accogliere in questo momento il mandato del Papa».

Ordinato sacerdote nel 1997, Viva ha studiato al Capranica e alla Gregoriana. Nel 1997 ha conseguito la licenza in teologia morale e nel 2006 il dottorato presso l’Alfonsiana di Roma. Dal 2013 era Rettore del Pontificio Collegio Urbano. Parla italiano, tedesco, inglese e francese.

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