sabato 4 marzo 2023
Le iniziative in onore di san Tommaso d’Aquino per il VII centenario della canonizzazione. Nel 2024 cadrà il 750° anniversario della morte e nel 2025 gli 800 anni della nascita
Tre anni col «Dottore Angelico». Così la Ciociaria si riscopre tomista
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Tre anni in onore di san Tommaso d’Aquino, per celebrare il VII centenario della sua canonizzazione (18 luglio 1323 ad Avignone, allora sede del papato, con Giovanni XXII), il 750° anniversario della morte nel 2024 e, nel 2025, l’8° centenario della nascita. Tre anni densi di appuntamenti, incontri e soprattutto di una riscoperta spirituale dell’Aquinate che la diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo (nel cui territorio si trovano per l’appunto il paese di Aquino da cui originò la famiglia di Tommaso e quello vicino di Roccasecca, dove invece nacque) ha ufficialmente avviato ieri, con un’adorazione eucaristica andata avanti per tutta la giornata e con un momento di preghiera comunitario sul tema “San Tommaso d’Aquino, cantore dell’Eucarestia”, presieduto dai parroci della cittadina, prima della via crucis.

Il programma di queste prime giornate di celebrazioni proseguirà domani, quando durante la Messa delle 11 nella Basilica minore di Aquino verranno benedetti gli studenti per intercessione del Dottore Angelico. Lunedì, vigilia della solennità, al termine della Messa del pomeriggio si terrà l’omaggio floreale alla statua bronzea del santo nella piazza principale a lui dedicata e, su tutto il territorio, l’accensione dei falò, secondo un’antica tradizione.

Martedì arriverà ad Aquino il cardinale Angelo Bagnasco per presiedere la solenne concelebrazione del pomeriggio in Concattedrale, assieme al vescovo Gerardo Antonazzo e ai sacerdoti diocesani. Seguirà la processione aux flambeaux per le vie della cittadina ciociara, con la partecipazione di alcuni figuranti che rappresenteranno i componenti della famiglia d’Aquino.

La stessa associazione araldica Contado d’Aquino sabato 11 rappresenterà la tentazione dell’Aquinate e il miracolo delle aringhe. In questa stessa giornata, oltre al conferimento del premio internazionale dedicato all’Aquinate e la cui fase finale torna in presenza dopo gli anni della pandemia, è atteso ad Aquino un gruppo di studenti tomisti provenienti da tutto il mondo ed in pellegrinaggio sui luoghi di Tommaso.

«Questi tre anni di celebrazioni – afferma Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo – rappresentano un’occasione molto bella per la Famiglia domenicana, per il nostro territorio e vorrei dire anche per tutta la Chiesa. Tommaso d’Aquino siamo soliti vederlo sulle alte sfere dello studio teologico, della dottrina, ma anche papa Francesco ha raccomandato ai domenicani di vivere prima di tutto la spiritualità di Tommaso e ciò è molto importante e desideriamo farlo anche noi, perché ci aiuta a vivere questo e i prossimi due anni a livello di popolo di Dio e non soltanto di élite culturale. Vogliamo quindi parlare della santità dell’Aquinate e far tesoro di tutta la sua esperienza mistica e spirituale, rappresentata con gli Inni eucaristici e le altre opere spirituali che ha scritto e che forse non sono molto valorizzate».

Il presule della diocesi laziale si augura altresì che «san Tommaso diventi per il nostro territorio un riferimento di santità e di vita spirituale, un Maestro angelico, cioè pieno dell’esperienza di Dio, prima di essere Dottore. Ed è chiaro che la dottrina diventa la via per la santità e non è fine a se stessa».

Monsignor Antonazzo annuncia infine che centinaia di fedeli della diocesi a luglio, durante il tradizionale pellegrinaggio a Lourdes, si recheranno anche a Tolosa, per pregare sulla tomba con le reliquie di san Tommaso d’Aquino custodite nella città francese.


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