I santi da invocare contro l'epidemia
Da santa Rita a san Rocco la fede popolare da sempre si rivolge a protettori speciali per prevenire e combattere le malattie. Una tradizione che si rinnova nei giorni del contagio da coronavirus.

Rita, santa dei casi impossibili

San Rocco, conforto degli appestati

“Rocco, pellegrino laico in Europa,
contagiato, incarcerato,
tu che hai guarito i corpi
e hai portato gli uomini a Dio,
intercedi per noi
e salvaci dalle miserie
del corpo e dell’anima”.
contagiato, incarcerato,
tu che hai guarito i corpi
e hai portato gli uomini a Dio,
intercedi per noi
e salvaci dalle miserie
del corpo e dell’anima”.
San Sebastiano, le ferite delle frecce come bubboni
Storicamente l’epidemia più diffusa e tragicamente nota all’umanità è quella della peste. Un contagio contro cui tradizionalmente ci si rivolge ad alcuni santi “speciali”. Oltre ai già citati santa Rita e san Rocco, san Michele Arcangelo, sant’Antonio abate, san Cristoforo e san Sebastiano. Quest’ultimo perché le ferite causate dalle frecce di cui è trafitto nell’iconografia classica sono paragonate ai bubboni della peste. Ecco una delle preghiera dedicate a san Sebastiano

“Per quei prodigi strepitosi avvenuti nella tua vita, ti preghiamo, o glorioso martire San Sebastiano, di poter essere sempre animati da quella fede e da quella carità che opera i più grandi prodigi e poter essere così favoriti dalla divina assistenza in tutti i nostri bisogni”.
Comunque al di là del santo cui ci si rivolge, queste invocazioni sottolineano un dato comune: la fiducia nella forza della preghiera. Che ciascuno testimonia secondo la propria sensibilità. C’è chi predilige lunghe riflessioni e chi si limita a una semplice, e per questo ancora più bella “Ave Maria”.
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