venerdì 26 febbraio 2021
Nel Santuario di Isola di Gran Sasso si apre il Giubileo per il centenario della canonizzazione del patrono della gioventù cattolica italiana. Parla il vescovo di Teramo Atri
Il nuovo santuario di San Gabriele dell'Addolorata e, dietro, quello antico

Il nuovo santuario di San Gabriele dell'Addolorata e, dietro, quello antico - .

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Verrà aperta domani la Porta santa nel Santuario teramano di Isola del Gran Sasso che segna ufficialmente l’inizio delle celebrazioni per il Centenario della canonizzazione di san Gabriele dell’Addolorata, avvenuta per opera di Benedetto XV il 13 maggio 1920. La celebrazione giubilare, posticipata al 2021 a causa dell’emergenza Covid, durerà fino al 27 febbraio 2022, ed è promossa dalla diocesi di Teramo-Atri insieme alla Congregazione dei Padri passionisti. L’evento cade nel giorno della memoria liturgica del santo protettore dell’Abruzzo e patrono della gioventù cattolica italiana. La Porta santa sarà aperta alle 11 dal vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi, con la partecipazione dei vescovi della Conferenza episcopale abruzzese-molisana e dei pellegrini che potranno arrivare nel rispetto delle normative anti Covid. È attesa anche una lettera di papa Francesco. Avvenire ha intervistato monsignor Leuzzi.

Monsignor Leuzzi

Monsignor Leuzzi - Archivio Siciliani

“Con i giovani, protagonisti nella storia”. Eccellenza, perché questo titolo per il Giubileo di San Gabriele?
La prima e grande preoccupazione della Chiesa e della società, soprattutto in questo complesso e affascinante tornante della storia, è la formazione delle nuove generazioni. Con san Gabriele e intorno alla sua esperienza la pastorale giovanile è chiamata a trovare vie nuove per l’annuncio del Vangelo con e per i giovani.

In che modo?
All’inizio dell’Esortazione apostolica “Christus vivit” papa Francesco ci ricorda che Cristo “è la più bella giovinezza”. E il giovane Gabriele Possenti l’aveva ben compreso nel suo cammino di studente liceale ordinario, impegnato nella crescita intellettuale e nella condivisione della vita familiare. Sul suo esempio, ecco spiegato il tema del Giubileo, nasce l’impegno a riannodare un nuovo legame intergenerazionale: insieme ai giovani per costruire una nuova progettualità sociale, indicata da papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”.

La statua di San Gabriele dell'Addolorata

La statua di San Gabriele dell'Addolorata - .

San Gabriele è vissuto in una epoca profondamente diversa dall’attuale. Qual è la sua attualità?
La “bella giovinezza” si sviluppa nella quotidianità, ma senza formazione intellettuale ciò non è più possibile, perché la cultura contemporanea spinge verso l’utopia e l’astrazione. San Gabriele anticipa questa esigenza che nel suo tempo poteva essere marginale. Nella società contemporanea è molto più entusiasmante la conversione in ciò che stiamo costruendo piuttosto che l’attesa di un grande evento che scuote la vita.

In che senso?
Oggi i giovani non si lasciano più affascinare dalle grandi esperienze, ma dalla fedeltà alle attese della società. È la presenza di Gesù, il Maestro che vive nella storia, a rendere bella la propria giovinezza affrontando i rischi di una progettualità da vivere nel concreto storico e non evadendo dalla storia. La “più bella giovinezza” è quella che ci fa amare e servire questo tempo.

Un Giubileo in epoca di pandemia. Come organizzarlo?
Tutti gli eventi programmati saranno promossi nel rispetto delle norme sanitarie. Tuttavia, prima ancora della buona realizzazione degli eventi è importante condividere l’invito ad accogliere la testimonianza di san Gabriele a non aver paura di seguire il Maestro nella concreta esperienza storica: di studente, di coniugi, di professionista, di operatore economico…

Come si svolgerà?
Proseguendo nel cammino, dopo l’apertura della Porta Santa si valuteranno le diverse possibilità per favorire la partecipazione delle diverse realtà ecclesiali e sociali interessate attraverso il coinvolgimento degli organismi di partecipazione delle diocesi della nostra regione ecclesiastica e, per le iniziative specifiche dei giovani, del Servizio nazionale di pastorale giovanile della Cei.

Tra le iniziative collegate al Giubileo, a fine settembre, ci sarà anche il IV Forum internazionale del Gran Sasso con la Conferenza euro-africana dei rettori…
Sarà un momento forte. Avrà l’obiettivo di coinvolgere tutte le forze intellettuali, culturali e produttive nella elaborazione di una nuova progettualità sociale riscoprendo una nuova sintesi della carità: samaritana, intellettuale e politica. Lo scopo è raccogliere le attese e le sfide emerse nel tempo della pandemia e unire, nella diversità delle proprie competenze, le realtà sociali ed istituzionali con particolare attenzione alle nuove generazioni.

San Gabriele oltre ad essere compatrono della gioventù cattolica italiana è anche patrono d’Abruzzo. Che significato ha il Giubileo per la Regione?
La comunità regionale è ancora impegnata nella ricostruzione post-sismica. Un cammino lungo e impegnativo. L’evento giubilare può essere una grande occasione per ritrovare le radici culturali e spirituali delle comunità montane provate dallo spopolamento e dalla crisi economica. Il coinvolgimento delle istituzioni locali è un grande segno di condivisione e di collaborazione per il rilancio delle attività imprenditoriali e il coinvolgimento delle nuove generazioni a prendersi cura delle proprie comunità di origine.

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