martedì 1 luglio 2014
Nella chiesa dei Santi XII Apostoli a Roma. Saranno presenti anche il vescovo Zuppi e i rappresentanti delle comunità mediorientali romane.
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Nella diocesi di Roma si continua a pregare per la Siria così come per l’Iraq. Il Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese e l’Ufficio per la pastorale delle migrazioni del Vicariato, insieme all’associazione “Finestra per il Medio Oriente” organizzano per mercoledì 2 luglio, alle 19 nella chiesa dei Santi XII Apostoli, nella piazza omonima, una nuova veglia di preghiera che sarà presieduta dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Saranno presenti anche il vescovo Matteo Zuppi, incaricato per la Cooperazione missionaria tra le Chiese, e i rappresentanti delle comunità mediorientali di Roma. «La situazione in Iraq e in Siria - spiega il vescovo Zuppi - diventa ogni giorno più drammatica. Migliaia di persone, e tra queste moltissimi cristiani, continuano a lasciare le loro case e sono in grave pericolo. Recentemente i vescovi iracheni hanno lanciato un appello perché si trovi rapidamente una soluzione che fermi la violenza. Il Santo Padre ha affermato di nuovo, nell’Angelus di domenica scorsa, che solo il dialogo è l’unica via per la pace. Non possiamo restare nell’indifferenza. Insieme al cardinale Tauran e alla Comunità siriana e irachena di Roma ci vogliamo ritrovare per fare nostra l’invocazione di pace che sale da quelle terre. “L’intercessione”, afferma Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, “ci aiuta a scoprire nuove dimensioni che illuminano le situazioni concrete e le cambiano”. Facciamo nostri gli appelli per una ricerca di dialogo e per salvare città come Aleppo e alziamo la nostra invocazione al Dio della Pace perché ispiri vie di dialogo e di umanità per alleviare fin da subito le enormi e inaccettabili sofferenze». L’animazione della liturgia di mercoledì sarà curata dal coro della parrocchia Santi Fabiano e Venanzio, dalla comunità carismatica “Gesù Ama”, dalla comunità melchita di Santa Maria in Cosmedin e da quella maronita della chiesa di San Marone. Al termine della veglia la preghiera continuerà con l’adorazione eucaristica.
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