giovedì 27 febbraio 2025
Un momento dell'Assemblea solenne del Circolo San Pietro, lo scorso 22 febbraio

Un momento dell'Assemblea solenne del Circolo San Pietro, lo scorso 22 febbraio - Vatican Media

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Lo scorso 22 febbraio, giorno della festa della Cattedra di San Pietro, nell’Aula delle Benedizioni del Palazzo Apostolico in Vaticano, si è tenuta la celebrazione della Messa per il Giubileo del Circolo San Pietro, dopo la celebrazione dell’annuale Assemblea Solenne. Un evento che ha confermato la natura e la missione dell'ente che dal 1869 su mandato del Papa si prende cura dei poveri di Roma.

«Entrando dalla facciata centrale della Basilica Lateranense, a destra, vicino alla Porta Santa, si trova quello che è chiamato uno strappo di affresco che rappresenta il Papa Bonifacio VIII mentre indice il primo giubileo della storia della Chiesa: era il 22 febbraio 1300, esattamente 725 anni fa!», ha ricordato nella sua omelia l'arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato. La scelta del giorno della festa della Cattedra per l’inizio del Giubileo non è una mera coincidenza, ma richiama il mistero dell’affidamento a San Pietro della Chiesa nella sua interezza da parte di Gesù.

Durante la celebrazione, il sodalizio ha pregato per la Chiesa e particolarmente «per il Santo Padre Francesco che in questi giorni, ricoverato al Policlinico Gemelli, vive momenti di particolare sofferenza fisica. Riprendendo la frase degli Atti degli Apostoli: “dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per Pietro”, ci uniamo alla Chiesa intera e all’umanità nell’implorare con la preghiera la guarigione del Papa, affinché lo Spirito Santo lo protegga per poter ancora parlare al cuore dell’uomo indicando la via che conduce alla salvezza eterna».

Nel suo pensiero spirituale, l’assistente ecclesiastico, monsignor Franco Camaldo, ha sottolineato l’unicità di questo momento spirituale così intenso e particolare, ponendo a tutti i presenti tre domande: «Dobbiamo meglio comprendere chi siamo, dove siamo e cosa stiamo facendo! Chi siamo? Come Circolo di San Pietro, eredi di 156 anni di storia fatta di preghiera, azione e sacrificio in unione con la Chiesa, il Papa e la Santa Sede in questa nostra amata Città di Roma, centro della Cristianità e luogo privilegiato per il martirio dei santi apostoli Pietro e Paolo, al servizio dei più bisognosi. Dove siamo? Oggi - qui ed ora - in questo mondo a volte così surreale, ma anche per molti versi tanto ricco di fede, di generosità, di donazione, di disponibilità verso gli altri. Cosa stiamo facendo? Dobbiamo sforzarci continuamente per essere anche noi pellegrini di speranza, così come vuole il Papa, e continuare il compito avuto da tutti i Romani Pontefici alla donazione verso gli altri, conservando nel cuore la splendida definizione del Santo Padre Benedetto XVI di essere il braccio della carità del Papa verso i poveri».

Di «un evento che rappresenta un momento di riflessione e celebrazione», ha parlato anche il presidente del Circolo San Pietro, Niccolò Sacchetti, durante l’Assemblea solenne che ha preceduto la Messa, definendo la Festa della Cattedra «un'occasione per riconoscere e apprezzare le benedizioni che abbiamo ricevuto e per rinnovare il nostro impegno verso gli altri».

Come in ogni Assemblea solenne, la relazione morale ha offerto utili spunti di riflessioni ai soci e dato contezza dei risultati dell’attività (tra gli altri, sono 41mila i pasti caldi e 2.500 i pacchi alle famiglie bisognose nelle sole Cucine economiche), ponendo l’accento sulla peculiarità del servizio offerto e sul privilegio di «poter condividere l’esperienza del Giubileo tutti insieme», ha scandito il presidente, riferendosi ai quasi 900 soci, volontari e amici del sodalizio presenti, «in un posto unico e significativo come l’Aula delle Benedizioni, ma soprattutto per il fatto che, attraverso il Circolo San Pietro, il Signore ci ha scelti per essere strumento, a volte inconsapevole, della sua speranza».

Lo Spazio Accoglienza attivo dalle 12 alle 17 del mercoledì, del sabato e della domenica - presso la Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini - è un luogo accogliente dove ci si potrà pregare, ristorare e riposare. «Inaugurata prima dal cardinale vicario e due giorni fa dalla ministra per le disabilità Alessandra Locatelli», ha concluso il presidente, «confidiamo che quest’opera di carità sarà un punto di riferimento ancora di più negli anni a seguire per le famiglie romane che cercano un momento di sollievo dalle loro preoccupazioni e difficoltà».

Alla relazione morale, hanno fatto seguito il giuramento dei soci effettivi e il conferimento dei distintivi dorati ai soci che hanno compiuto venticinque e cinquant’anni di appartenenza e della Medaglia dorata ad un socio che ha compiuto sessant’anni di appartenenza alla vita dell’associazione.

Dopo la Santa Messa, i soci hanno raggiunto l’ingresso della Basilica Vaticana, attraversando l’Aula della Benedizione, la Sala Regia, la Scala Regia, il Braccio di Costantino, il Portico della Basilica Vaticana, la Porta Santa fino all’Altare della Confessione dove è stata impartita la benedizione con la Croce del Giubileo a tutti i presenti e ai soci di un Circolo che da 156 anni presta servizio nella Diocesi del Papa. Come ogni anno, la cerimonia ha visto la partecipazione della cappella musicale del Circolo San Pietro.

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