mercoledì 25 maggio 2016
​Vescovo emerito di Ventimiglia-Sanremo si è spento all'età di 88 anni. Fu presidente del Consiglio d'amministrazione di Avvenire dal 1991 al 1995. (Adriano Torti)
Morto Barabino, dalla Liguria ad Avvenire
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Monsignor Giacomo Barabino, vescovo emerito della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, già vescovo ausiliare della diocesi di Genova Bobbio e presidente del Consiglio d'amministrazione di Avvenire dal 1991 al 1995, è deceduto oggi pomeriggio all'età di 88 anni. Il presule si è spento intorno alle 17 nella casa Rachele Zitomirski di Vallecrosia. Monsignor Barabino era originario dell'entroterra di Genova, essendo nato a Livellato di Ceranesi il 2 aprile 1928, ed era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1952 da monsignor Giuseppe Siri, all'epoca arcivescovo del capoluogo ligure. Nominato vescovo il 25 maggio 1974 da papa Paolo VI, era stato consacrato vescovo il 24 giugno 1974 dallo stesso cardinale Giuseppe Siri. Dopo l’ordinazione aveva svolto il ministero pastorale a Genova, nelle parrocchie di Pegli e a San Siro di Nervi. Il 14 luglio 1953 era stato nominato segretario personale dell’arcivescovo, incarico ricoperto per un periodo lungo vent’anni. Nel ponente ligure lo ricordano in particolare per un’altra data diventata storica. Il 7 dicembre 1988, infatti, Papa Giovanni Paolo II lo aveva nominato vescovo di Ventimiglia-San Remo succedendo ad Angelo Raimondo Verardo, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 5 marzo 1989 aveva preso possesso della Diocesi, nella cattedrale di Ventimiglia. Il 20 marzo 2004 lo stesso Giovanni Paolo II aveva accolto la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età. Monsignor Barabino è stata una figura carismatica per la chiesa, molto stimata e seguita con affetto dai fedeli della Diocesi di Saremo e Ventimiglia, un grande animatore dei media cattolici e in particolare del quotidiano al quale ha offerto il servizio della sua intelligenza pastorale, del suo affetto paterno e della sua capacità di cogliere i segni dei tempi.
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