lunedì 15 aprile 2024
Anche le grandi testimoni della fede hanno passato periodi bui. E ci insegnano che sono proprio quelli i momenti in cui Dio ci sta più accanto ricordandoci che siamo importanti
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undefined - Agenzia Romano Siciliani

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Dovremmo ricordarcelo più spesso. Specialmente quando il mondo gira storto e ci sentiamo dimenticati o, peggio, inutili. Perché la Scrittura non si stanca di ripeterlo: ciascuno di noi è prezioso agli occhi di Dio. E se non bastasse, lo confermano anche i testimoni della fede, a cominciare da chi ha dedicato la sua vita al servizio dei poveri e dei malati. Come madre Teresa di Calcutta (1910-1997), la santa di origine albanese, fondatrice delle Missionarie della carità e sempre dalla parte degli ultimi. Dobbiamo a lei questa toccante testimonianza:

«Nella Sacra Scrittura Dio parla dell’amore che ha per noi in questi termini: “Ti ho amato con un amore imperituro”. Dice anche: “Ti ho chiamato per nome. Mi appartieni, non soccomberai sotto le acque. Il fuoco non ti brucerà. Porrò ai tuoi piedi nazioni intere. Sei qualcosa di prezioso per me. Ti amo, anche se una madre potesse dimenticarsi di suo figlio, io non mi dimenticherò di te. Ti tengo scolpito nel palmo della mia mano. Sei qualcosa di prezioso per me. Per questo ti amo”.
Sono parole di Dio stesso, che rivolge a me e a te. Che rivolge a ognuno di noi. Anche, ovviamente, ai poveri più poveri. Perché Dio ci ha creati per qualcosa di immensamente grande, per amare ed essere amati. Lui vuole che ci amiamo l’un l’altro come lui stesso ci ama».




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