giovedì 17 marzo 2022
L'iniziativa, promossa al Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), in ricordo anche delle vittime del Covid
Veglia di preghiera ecumenica per la pace, nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, lo scorso 25 febbraio

Veglia di preghiera ecumenica per la pace, nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, lo scorso 25 febbraio - Fotogramma

COMMENTA E CONDIVIDI

Fa tappa in Italia la maratona quaresimale di preghiera per la pace in Ucraina e per le vittime del Covid promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee). Oggi, per volontà della presidenza della Cei, la Penisola si ritroverà intorno alla mensa eucaristica con lo sguardo rivolgo al Paese invaso dall’esercito russo e a chi è stato colpito dalla pandemia. La proposta che arriva dalla Conferenza episcopale italiana prevede che nelle diocesi del Paese, durante le Messe, si preghi in modo particolare per i morti di queste due tragedie e per la riconciliazione fra i popoli. La scelta della data non è causale: infatti il 18 marzo ricorre la Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus che rimanda a quella fila di camionette dell’Esercito italiano che nel 2020 portava fuori Bergamo le bare che il cimitero non era più in grado di accogliere.

L’arcidiocesi di Firenze, con il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, si unirà all’iniziativa europea con l’Eucaristia in programma alle 18 nella Basilica della Santissima Annunziata, santuario mariano della città dove il porporato affiderà alla Madonna il dolore di quanti sono toccati dalla follia della guerra. A Loreto nel Santuario della Santa Casa la Messa sarà presieduta alle 18 dall’arcivescovo Fabio Dal Cin, prelato di Loreto e delegato pontificio, che invita le comunità religiose ad unirsi alle intenzioni di preghiera. Nell’arcidiocesi di Matera-Irsina, accanto all’Eucaristia, le parrocchie promuoveranno anche la Via Crucis e le campane di tutte le chiese suoneranno alle 19 mentre l’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo presiederà la celebrazione a Salandra.

Nell’arcidiocesi di Milano, essendo i venerdì di Quaresima aliturgici, ovvero senza le Messe, l’arcivescovo Mario Delpini chiede che questo pomeriggio «alle 19 suonino le campane in tutte le parrocchie e nel modo più adatto ci si soffermi, insieme o singolarmente, in un momento di preghiera per le vittime della pandemia e della guerra e per invocare la pace». Per ribadire la vicinanza della Chiesa ambrosiana a chi sta soffrendo per il conflitto, il vicario generale e vescovo ausiliare Franco Agnesi si recherà alle 19 nella chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni a Milano dove sarà accolto da don Igor Krupa, cappellano degli ucraini cattolici di rito bizantino.

Il percorso di preghiera che in Quaresima sta coinvolgendo tutto il continente è nato sulla scia dell’appello di Francesco che aveva voluto per il Mercoledì delle Ceneri una Giornata di digiuno per la pace. Un evento che i vescovi europei hanno trasformato in un itinerario da vivere nei singoli Paesi che è partito il 2 marzo dall’Albania. «Vogliamo unire la nostra voce – afferma il presidente del Ccee, Gintaras Grušas, arcivescovo di Vilnius – a quella del Papa perché tacciano le armi, si ponga immediatamente fine alla guerra in Ucraina e si lavori per la pace. Inoltre questo tempo di Quaresima è anche l’occasione per ribadire la vicinanza della Chiesa a quanti lottano contro il coronavirus e per invocare la fine della pandemia».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: