domenica 19 gennaio 2020
In Grecia, sulle orme dell’apostolo Paolo. Nei luoghi della Chiesa nascente insieme al patriarca ecumenico di Costantinopoli. Possibile tappa anche a Cipro
Più che possibile un viaggio che guarda all’Apostolo delle genti, assieme al patriarca ecumenico di Costantinopoli con cui nel 2014 si recò a Gerusalemme e nel 2016 a Lesbo Dal Paese ellenico Francesco poi si sposterebbe a Cipro. Nella foto il Papa fra i migranti dell’isola di Lesbo nel 2016

Più che possibile un viaggio che guarda all’Apostolo delle genti, assieme al patriarca ecumenico di Costantinopoli con cui nel 2014 si recò a Gerusalemme e nel 2016 a Lesbo Dal Paese ellenico Francesco poi si sposterebbe a Cipro. Nella foto il Papa fra i migranti dell’isola di Lesbo nel 2016 - Epa

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In Grecia, sulle orme dell’apostolo Paolo. Nei luoghi della Chiesa nascente insieme al patriarca ecumenico di Costantinopoli. Potrebbe farsi possibile. Nel corso del 2020 papa Francesco potrebbe compiere questo itinerario insieme al “fratello Bartolomeo”, successore dell’apostolo Andrea, così come nel 2014 insieme si erano recati pellegrini alla “madre di tutte le Chiese”, Gerusalemme.

Secondo fonti greco-ortodosse e cattoliche che hanno rivelato alla stampa alcuni dettagli delle conversazioni in corso – come ha riferito il sito “Il Sismografo” – sarebbe arrivata da parte del Papa la conferma del suo desiderio e della sua disponibilità.
Un pellegrinaggio sul filo degli Atti degli Apostoli, a cui papa Francesco ha dedicato le venti catechesi settimanali delle udienze generali del mercoledì tra il 29 maggio 2019 e il 15 gennaio 2020. Negli Atti è presente Filippi, l’antica città della Macedonia, oggi in territorio greco, vicina al Mare Egeo. La prima città d’Europa ad essere evangelizzata da san Paolo, alla quale l’apostolo delle genti destinò una delle sue epistole, ospite nella casa di Lidia che divenne la sede riconosciuta della nascente comunità cristiana. Di un’eventuale sortita del Papa in Grecia tuttavia si accenna da diverso tempo: è stata considerata nel corso dell’incontro in Vaticano del 23 ottobre 2019 con il ministro degli Affari esteri greco, Nikos Dendias, e nella visita compiuta nel successivo mese di novembre dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto per le Chiese Orientali. Lo scorso 18 novembre papa Francesco ha ricevuto l’invito formale da parte del presidente della Grecia. Sarebbe la seconda volta in territorio greco dopo la storica visita con il patriarca Bartolomeo a Lesbo nel luglio del 2016.

Ma il viaggio non si fermerebbe alla sola Grecia. Sarebbe stato inoltrato anche l’invito a visitare la vicina Repubblica di Cipro greco-cipriota. Nel suo recente discorso al Corpo diplomatico, il Papa ha così menzionato l’attuale questione cipriota: «In questa sede vorrei, inoltre, esprimere l’incoraggiamento della Santa Sede ai negoziati per la riunificazione di Cipro, che incrementerebbero la cooperazione regionale, favorendo la stabilità di tutta l’area mediterranea».

Il 18 novembre 2019 Francesco aveva ricevuto in udienza il presidente di Cipro, Nikos Anastasiadis. L’incontro è avvenuto alla vigilia della ripresa dei colloqui tra le due comunità dell’isola, quella greco-cipriota, membro della Ue e quella turcocipriota, divise anche geograficamente dopo l’invasione dell’esercito turco nel 1974. Da allora i tentativi di trovare una riunificazione sono andati a vuoto, ma il presidente cipriota aveva fatto presente al Papa che esiste una volontà delle due comunità di trovare un accordo di pacifica coesistenza, al di fuori delle intromissioni straniere. E se così fosse Cipro potrebbe costituire un segno positivo nel travagliato panorama medio- orientale. Al termine dell’incontro il presidente Anastasiadis aveva invitato il Papa a visitare Cipro e Francesco aveva prontamente accolto l’invito rispondendo che il loro prossimo incontro avverrà sull’isola.

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