martedì 11 luglio 2023
Originario di Reggio Emilia, 59 anni, è superiore del monastero sull'Appennino toscano. È esperto di storia e spiritualità monastica. Succede al vescovo Sanguinetti che lascia per limiti di età
Il monaco camaldolese Roberto Fornaciari

Il monaco camaldolese Roberto Fornaciari - Ufficio stampa diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro

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Il monaco camaldolese Roberto Fornaciari è il nuovo vescovo della diocesi sarda di Tempio-Ampurias. L’annuncio è stato dato questa mattina in Toscana e in Sardegna in contemporanea con la Sala Stampa vaticana. In Toscana, dove si trova il monastero di Camaldoli di cui Fornaciari è il superiore, è stato il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Andrea Migliavacca, a rendere nota la nomina del Papa nella casa-madre della Congregazione camaldolese dell'Ordine di San Benedetto sull’Appennino toscano nell’ultimo lembo della provincia di Arezzo che guarda verso la Romagna. Al suo fianco dom Alessandro Barban, priore generale dei camaldolesi. In Sardegna è stato il vescovo Sebastiano Sanguinetti a comunicare in Cattedrale chi sarebbe stato il suo successore: Sanguinetti lascia per raggiunti limiti di età avendo 78 anni. La nomina è stata diffusa nel giorno in cui la Chiesa celebra san Benedetto da Norcia.


Ha 59 anni dom Fornaciari che è nato a Reggio Emilia il 23 dicembre 1963. È entrato nella Congregazione camaldolese e ha emesso la prima professione il 7 ottobre 1989. Ha conseguito il baccalaureato in teologia allo Studio teologico interdiocesano di Reggio Emilia, la licenza in teologia dogmatica all’Università Gregoriana di Roma discutendo una tesi su san Pier Damiani e poi il dottorato in storia ecclesiastica nello stesso ateneo.


Prete dal 25 aprile 2001, protagonista di incontri biblici e autore di numerose pubblicazioni, è esperto di storia e spiritualità monastica dell’età moderna e contemporanea e di storia degli ordini religiosi. Dal 2003 al 2007 è stato docente incaricato di teologia della vita contemplativa all’Istituto teologico “Claretianum” di Roma e fino al 2022 docente di storia del monachesimo e della vita consacrata e di ecumenismo all’Istituto superiore di Scienze religiose “Beato Gregorio X” di Arezzo. È stato membro del Consiglio direttivo del Centro Studi Avellaniti, oltre che del comitato di redazione della rivista “Egeria”. Nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro è vicario episcopale per la vita consacrata e fa parte del Consiglio episcopale, del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori. È stato vice-priore e adesso è superiore della comunità del monastero di Camaldoli.

Il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Andrea Migliavacca, e il monaco camaldolese Roberto Fornaciari

Il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Andrea Migliavacca, e il monaco camaldolese Roberto Fornaciari - Ufficio stampa diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro

Si presenta alla sua nuova Chiesa con le parole di Giuseppe nella Genesi: «Sono il vostro fratello». Poi prende a prestito il motto della Congregazione camaldolese dell’Ordine di San Benedetto di cui fa parte: “Ego vobis, vos mihi”. «Mi sento unito a te e ti sento unito a me, con i tanti volti, storie, percorsi che ti compongono». Il “te” a cui fa riferimento dom Roberto Fornaciari è la diocesi di Tempio-Ampurias. Nel messaggio alla sua nuova comunità scrive: «Ci guidi nella navigazione la stella polare della Parola di Dio e il faro che è il Concilio Vaticano II». E aggiunge: «Ci accomuna lo stupore per questo incontro inedito e inaspettato. Lasciamoci sorprendere da Dio! Apriamoci alla sua voce che chiama, me e voi, a camminare insieme».

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