sabato 4 marzo 2023
Il teschio è stato trasferito in un nuovo reliquiario sotto l’altare del convento a Tolosa. Indulgenza plenaria concessa a chi parteciperà alle iniziative dei frati predicatori
San Tommaso d'Aquino

San Tommaso d'Aquino - archivio

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Settecento anni dalla canonizzazione ad Avignone voluta da Giovanni XXII (1323-2023) e sette secoli e mezzo, il prossimo 2024, dalla morte di san Tommaso d’Aquino (1225-1274) avvenuta nell’abbazia di Fossanova (Latina). È il “doppio giubileo” che sta vivendo già da quest’anno l’Ordine dei frati predicatori per fare memoria del suo figlio più illustre, dopo il fondatore san Domenico.

È appunto san Tommaso, il Dottore Angelico, il teologo più conosciuto della Chiesa cattolica tanto da essere rinomato tra i suoi contemporanei del XIII secolo come Doctor Communis per la sua smisurata erudizione. Dal 1567 è infatti Dottore della Chiesa, per volere di un papa domenicano come lui, san Pio V; Leone XIII nel 1880 ha assegnato a Tommaso il titolo di patrono delle scuole e università cattoliche.

In una lettera scritta il 25 gennaio scorso – appena prima della sua memoria liturgica, che si celebra il 28 dello stesso mese – a tutti i membri della Famiglia domenicana, il maestro dell’Ordine, 88° successore di san Domenico, il filippino Gerard Francisco Timoner III, ha voluto manifestare il senso più profondo di questo doppio giubileo.

«Per accendere ancora di più il nostro spirito di gratitudine verso il Signore, datore di tutte le grazie, abbiamo chiesto alla Santa Sede la concessione dell’indulgenza plenaria – scrive padre Timoner, primo asiatico alla guida dei frati predicatori – per i fedeli adeguatamente disposti, che parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche organizzate dalla Famiglia domenicana nelle nostre chiese e scuole in occasione delle importanti ricorrenze del giubileo della canonizzazione e della morte di san Tommaso d’Aquino, e sui fedeli che si recheranno in pellegrinaggio presso le chiese, i santuari, i luoghi di culto e agli oratori sotto il suo patrocinio. Le celebrazioni per il doppio giubileo si svolgeranno dal 28 gennaio 2023 al 28 gennaio 2025. Si prega di fornire le necessarie catechesi sul significato dell’indulgenza e sulle condizioni prescritte dalla Santa Madre Chiesa per una sua degna ricezione».

E proprio Tolosa, nel cuore della Francia, con la chiesa dei domenicani detta Les Jacobins, dove è custodita buona parte delle spoglie del santo, per volere del papa di allora Urbano V, sarà uno dei luoghi chiave delle celebrazioni.

Per l’occasione in questo antico luogo di culto e di memoria tomista la reliquia del teschio di san Tommaso d'Aquino è stata trasferita in un nuovo reliquiario. Custodito sotto l'altare del convento a Tolosa, culla dell’Ordine domenicano, non veniva esposto dal 1369: era il 28 gennaio di quell’anno in cui avvenne la traslazione delle reliquie. La nuova opera d’arte collocata a Tolosa, costata centinaia ore di lavoro, è stata realizzata dall’artista Augustin Frison-Roche. Il reliquiario partirà ora per un grande viaggio in Francia e all'estero: la prima tappa è il convento dei domenicani di Bordeaux.

Il doppio giubileo si concluderà, come ha assicurato Timoner III, il 28 gennaio 2025: esattamente 800 anni dalla nascita del Divus Thomas nella piccola città laziale di Roccasecca. Un lungo periodo (2023-25) che permetterà di riprendere in mano la vita e le opere del gigante della teologia, autore della famosa Summa Theologiae. Riecheggerà in questo giubileo sicuramente ciò che fu detto di Tommaso da chi lo conobbe da vicino: «Il più santo tra i dotti e il più dotto tra i santi».

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