giovedì 22 settembre 2022
A novembre i presuli saranno ricevuti dal Papa per la loro visita “ad limina”.
La basilica di Koekelberg Bruxelles

La basilica di Koekelberg Bruxelles - Archivio Ansa

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Martedì scorso i vescovi fiamminghi del Belgio, insieme al cardinale di Malines-Bruxelles (Mechelen-Brussel) Jozef De Kesel, hanno pubblicato un documento che, affermando di ispirarsi all’Esortazione apostolica “Amoris laetitia”, autorizza la benedizione delle coppie dello stesso sesso.

Nel febbraio 2020 un documento della Congregazione, oggi Dicastero, per la dottrina della fede, con l’«assenso» esplicito del Papa, ribadiva che se sono possibili «benedizioni a singole persone con inclinazione omosessuale, le quali manifestino la volontà di vivere in fedeltà ai disegni rivelati di Dio così come proposti dall’insegnamento ecclesiale», rimane «illecita ogni forma di benedizione che tenda a riconoscere le loro unioni», perché significherebbe «approvare e incoraggiare una scelta ed una prassi di vita che non possono essere riconosciute come oggettivamente ordinate ai disegni rivelati di Dio».

La notizia del documento belga ha fatto rapidamente il giro del mondo. Il portavoce della diocesi di Brussel ha detto che il documento non è stato sottoposto prima della sua pubblicazione - al vaglio della Santa Sede. I media vaticani, al momento, non hanno riferito la notizia. A fine novembre l’episcopato belga è atteso a Roma per la visita ad limina.

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