mercoledì 3 novembre 2021
Nel capoluogo toscano la Settimana di appuntamenti giunta alla VI edizione. L’apertura domenica con il cardinale Bassetti
Particolare della «Madonna col Bambino tra santi», della Bottega di Giovanni Bellini. Firenze, Collezione Luzzetti

Particolare della «Madonna col Bambino tra santi», della Bottega di Giovanni Bellini. Firenze, Collezione Luzzetti - Archivio

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«La bellezza è fragile e ha bisogno di cura, ma nella sua fragilità la bellezza risplende e illumina di senso la nostra vita. È soffio dello Spirito. Lo aveva ben compreso san Francesco che, nelle Lodi di Dio Altissimo, per ben due volte si rivolge così al Signore: “Tu sei bellezza”». Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti inaugurava, domenica scorsa, la Settimana della Bellezza a Grosseto. Giunta alla VI edizione, ha per tema “L’infinita bellezza… oltre la siepe”.

La Settimana è promossa dalla diocesi di Grosseto e Pitigliano-Sovana-Orbetello e da Fondazione Crocevia, con la collaborazione di Avvenire, Luoghi dell’Infinito, del Comune e di istituzioni pubbliche e private. Fino al 7 novembre presenta un ricco programma di incontri, concerti, momenti di preghiera, teatro e cinema, esposizioni di arte e fotografia. In mostra, presso il Polo culturale Le Clarisse, un’opera della bottega di Giovanni Bellini, una Madonna con Bambino tra i santi Pietro e Sebastiano, “gemella” dell’originale custodito al Louvre. Il dipinto, proveniente dalla collezione Gianfranco Luzzetti, è uno splendido esempio della grande attenzione che il maestro veneziano ha avuto per questo soggetto sacro.

Le Madonne con Bambino costelleranno tutta la sua lunga vita, e a lui si deve l’invenzione di numerosi modelli iconografici. I suoi Bambin Gesù e le sue Madonne ci attraggono non perché figure idealizzate, ma per la loro viva umanità, umanità redenta, toccata dalla grazia e liberata. Le opere del Bellini, che Federico Zeri ha definito «il grande pittore rinascimentale del cristianesimo», sono autentiche icone, che invitano alla contemplazione e alla preghiera: nei suoi dipinti non c’è traccia di sentimentalismo, c’è piuttosto una fede che si esprime nell’assoluto della bellezza.

All’interno del Museo Diocesano viene proposto il percorso “L’arte abbraccia la fede: la via verso l’Infinito”. Protagonisti sono gli oggetti liturgici: da un prezioso calice e un reliquiario di san Lorenzo, entrambi di oreficeria senese del Trecento, al calice e alla patena di Jean Baptiste Famechon (1812), dono di Napoleone Bonaparte al vescovo di Grosseto Fabrizio Selvi per l’opera di convincimento presso papa Pio VII a favore del concordato tra Santa Sede e Francia. Tra le personalità presenti alla Settimana ricordiamo il filosofo Bruno Mastroianni, lo storico Gerardo Nicolosi, la psicopedagogista Chiara Palazzini, l’attore e regista Giovanni Scifoni, la critica d’arte suor Maria Gloria Riva, il poeta Davide Rondoni.

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