martedì 25 luglio 2017
Parte oggi la 37esima edizione promossa dai francescani. Da Nord a Sud, in cammino per raggiungere la città del poverello. Un pellegrinaggio di carattere penitenziale
Giovani italiani in marcia verso il perdono di Assisi
COMMENTA E CONDIVIDI

Gli umbri, i più vicini alla meta, si ritroveranno oggi pomeriggio al Palazzetto dello sport di Passignano sul Trasimeno. I giovani calabri, invece, si sono dati appuntamento a Diamante, in provincia di Cosenza, paese turistico della costa tirrenica: fra i villeggianti porteranno la loro testimonianza e daranno il via alla 37ª Marcia francescana sul tema «Un passo oltre», che si concluderà il 4 agosto ad Assisi ma avrà il suo culmine due giorni prima alla Porziuncola, per la Festa del perdono. Una celebrazione voluta e istituita dal santo patrono d’Italia nel 1216, perché la misericordia raggiungesse ogni cuore e il perdono potesse guarirne le ferite. Ad accompagnare questo popolo di camminatori, anche frati e suore. Padre Luigi Loricchio, frate minore e animatore vocazionale, affiancherà con 6 confratelli e 3 religiose francescane una cinquantina di ragazzi calabri dai 17 ai 36 anni. «La mia vocazione nasce nel 2001 proprio durante la Marcia: avevo 17 anni e cominciavo a interrogarmi su questa possibilità – ricorda –. Durante questa esperienza mi hanno sorpreso il Signore e la gioia tra i frati. In me, oltre all’entusiasmo, è maturato il desiderio di approfondire e pregare; dopo 2 anni di discernimento sono entrato in convento. E questa per me sarà la quattordicesima Marcia».

Il ritmo delle giornate si annuncia piuttosto serrato: «Di mattina percorreremo circa 16 chilometri al giorno, passando per Grisolia. Santa Maria del Cedro, Orsomarso, Scalea, Praia a mare; il pomeriggio verrà scandito da catechesi, momenti di condivisione e di evangelizzazione nelle piazze dei paesi che toccheremo, coinvolgendo le comunità parrocchiali che ci ospitano. Il 31 raggiungeremo in pullman il Santuario della Verna per una giornata di ritiro e il primo sera dormiremo a Palazzo, a dieci chilometri dalla meta». Oggi pomeriggio padre Luigi accoglierà i giovani sul Lungomare vecchio di Diamante; seguiranno una catechesi, la Messa alle 19 e in serata il concerto della rock band cristiana 'Kantiere Kairòs', che firma l’inno della Marcia di quest’anno. «Proprio fratel Luigi, che conosciamo da tempo, ci aveva invitato a inviare un nostro brano per partecipare alle selezioni dell’inno. A maggio una commissione di frati provenienti da tutta Italia lo ha scelto: s’intitola 'Un passo oltre', lo slogan del cammino», racconta Jo Di Nardo, chitarrista del gruppo cosentino che il 2 agosto canterà il brano all’arrivo dei marciatori sulla piazza davanti alla Porziuncola, e lo anticiperà la sera precedente durante un concerto gratuito a Casa Frate Jacopa delle francescane alcantarine. «Parliamo in musica di Dio rivolgendoci non solo a chi crede, ma anche a coloro che hanno perso la speranza; proviamo a seminare senza sapere quale sarà il frutto, continuando sempre il nostro cammino di conversione. Ed è una grande gioia essere insieme come band ad Assisi per la prima volta. Singolarmente ci siamo venuti tante volte: io ho partecipato alla Festa del perdono nel 2001 durante un pellegrinaggio parrocchiale; ero fidanzato con Emanuela, che poi è diventata mia moglie».

Il fascino del Poverello di Assisi ha colpito anche la 41enne suor Vincenzina Botindari, francescana missionaria del Cuore Immacolato di Maria, trapiantata a Roma ma originaria di Casteltermini (Agrigento); si unirà al cammino di 110 giovani siciliani: «La mia prima Marcia, a 19 anni, è stata determinante, dopo l’intervento di Dio e il discernimento vocazionale con la mia guida spirituale. È un pellegrinaggio penitenziale che aiuta a crescere umanamente e spiritualmente: ti spoglia da ogni sicurezza e quando cominci a sperimentare la tua fragilità puoi fuggire oppure poggiare il cuore stanco tra le mani Dio perché lo illumini. Non è un semplice cammino fisico, ma un movimento spirituale molto più impegnativo ». Fra i ragazzi ci sarà Barbara Grillo, 23 anni, babysitter di Misterbianco (Catania): «Facendo parte di una parrocchia francescana è inevitabile parlare della Marcia, che ti mette in continuo confronto con te stessa e di conseguenza con il Signore. Sicuramente saranno dei giorni faticosi anche spiritualmente: non è facile, ma bisogna mettersi in gioco al 100%».

Le tappe della marcia

Molti gruppi dei partecipanti alla Marcia francescana sosteranno durante una delle loro tappe in un monastero di clarisse, per un incontro con le claustrali figlie di santa Chiara, che amava definirsi “pianticella” del Poverello di Assisi. I giovani partiti da Lombardia, Veneto, Liguria, Trentino ed Emilia Romagna approderanno a Sant’Agata Feltria, dove sabato 29 luglio alle 8,15 pregheranno le Lodi con la comunità contemplativa. «A seguire una sorella terrà una lectio sulla parabola del Padre misericordioso. Poi condivideremo alle 18 la celebrazione eucaristica a conclusione della loro giornata di ritiro», riferisce suor Chiara Debora, abbadessa del monastero in cui vivono 15 clarisse. «La più giovane ha 20 anni ed è postulante, poi c’è una professa temporanea di 27 anni». Tutte le clarisse d’Italia accompagnano con la preghiera i marciatori; quelle di Borgo Valsugana (Trento) hanno inviato dépliant con le loro iniziative «distribuiti negli incontri di preparazione», informa suor Emmanuela, mentre quelle di Rende (Cosenza) hanno preparato segnalibri con brevi messaggi che verranno consegnati ai ragazzi calabresi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: