martedì 10 luglio 2018
Il porporato è morto il 5 luglio a 75 anni. Era il presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Nel 2013 aveva annunciato al mondo l’elezione di Bergoglio
Giovedì i funerali del cardinale Tauran, parteciperà papa Francesco
COMMENTA E CONDIVIDI

*** aggiornamento del 10 luglio

Giovedì 12 luglio, alle ore 10.45, all'Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, si terranno i funerali del cardinale Jean-Louis Tauran. La liturgia sarà celebrata dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio. Al termine della messa, papa Francesco presiederà il rito dell'Ultima Commendatio e della Valedictio.

Negli Usa la scomparsa del cardinale

È morto il 5 luglio negli Stati Uniti, dove si era recato per farsi curare, il porporato francese Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso e Camerlengo di Santa Romana Chiesa, una delle figure più eminenti del Collegio cardinalizio. E’ stato lui, in qualità di protodiacono, ad annunciare al mondo l’elezione di Papa Francesco. Aveva compiuto 75 ad aprile. Da anni era afflitto dal morbo di Parkinson che gli aveva minato il corpo, ma non lo spirito né l’impegno nel suo servizio alla Santa Sede. Solo pochi mesi fa infatti aveva guidato la storica visita di una delegazione vaticana in Arabia Saudita, la prima di questo genere nel Paese che ospita i luoghi più santi per l’islam.

Originario di Bordeaux, Tauran aveva compiuti gli studi classici presso il Liceo «Michel Montaigne», e dopo due anni trascorsi nel Seminario Maggiore diocesano era stato inviato a Roma quale alunno del Pontificio Seminario Francese e della Pontificia Università Gregoriana, dove aveva ultimato gli studi teologici e filosofici, conseguendo la Licenza in Filosofia e Teologia. Negli anni 1964-1965, aveva ottemperato all'obbligo del servizio militare, a titolo della cooperazione culturale francese, insegnando in un collegio cattolico in Libano.

Ordinato sacerdote il 20 settembre 1969, aveva esercitato il ministero sacerdotale quale vicario parrocchiale di S. Eulalia a Bordeaux, iniziando a frequentare i corsi di Diritto Canonico presso l'Istituto Cattolico di Tolosa.

Chiamato a Roma nel 1973, aveva frequentato la Pontificia Accademia Ecclesiastica, dove si forma il personale diplomatico della Santa Sede, e la Pontificia Università Gregoriana, ottenendo la laurea in Diritto Canonico.

Entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel marzo del 1975, era stato assegnato alla Nunziatura Apostolica nella Repubblica Domenicana, nella quale ha collaborato fino al 1979, quando era stato trasferito alla Nunziatura Apostolica in Libano. Vi era rimasto fino al luglio del 1983, quando veniva chiamato a lavorare presso il Consiglio degli Affari Pubblici della Chiesa, l’attuale seconda sezione della Segreteria di Stato che si occupa dei rapporti con gli Stati.

Dal 1984 al 1988 aveva seguito i lavori dell'allora Conferenza per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, partecipando, tra l'altro, nel 1984 alla Conferenza di Stoccolma sul Disarmo, nel 1985 al Forum Culturale di Budapest, nel 1986 alla Conferenza di Seguito di Vienna, apertasi in quell'anno. Nel 1988 era stato nominato Sotto-Segretario del Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, in pratica il “vice-ministro” degli esteri vaticano. Due anni dopo veniva elevato alla dignità di arcivescovo e promosso alla guida della Farnesina della Santa Sede.

Durante i 13 anni trascorsi alla guida della Sezione per i Rapporti con gli Stati, ha compiuto molte missioni all'estero e ha guidato la Delegazione della Santa Sede in numerose Conferenze Internazionali. Nel 2003 San Giovanni Paolo II lo creava cardinale nominandolo Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. E nel giugno 2007 Benedetto XVI lo aveva nominato presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. In questa veste il porporato francese è stato in prima linea nel ricucire i rapporti con il mondo islamico, minati da una errata interpretazione del celebre discorso di Papa Ratzinger a Regensburg.

L’opera di Tauran è stata molto apprezzata dai Pontefici che ha servito. San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e anche Papa Francesco, che nel giugno 2013 lo ha voluto membro della Pontificia Commissione referente sull'Istituto per le Opere di Religione (Ior) e che nel dicembre 2014 lo ha nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa.

Nonostante la fatica che ciò comportasse, Tauran era membro di numerosi organismi vaticani. Del Consiglio della II Sezione della Segreteria di Stato; delle Congregazioni per le Chiese Orientali e per i Vescovi; dei Pontifici Consigli: per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Cultura; della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano; e della Commissione Cardinalizia di vigilanza dello Ior.

Con la sua scomparsa i porporati elettori scendono a 124. E il collegio cardinalizio perde uno dei suoi membri più autorevoli e colti. Tauran suonava pianoforte e organo. Grande ammiratore di Johann Sebastian Bach, gradiva le musiche di Wolfgang Amadeus Mozart e quelle di Frédéric Chopin. Appassionato anche di lirica, la sua opera preferita era la Tosca di Giacomo Puccini. Gran divoratore di libri, lo appassionavano soprattutto le biografie dei grandi personaggi storici.

Il telegramma di papa Francesco alla sorella del cardinale Tauran

Il Papa, appresa "con tristezza" la notizia della morte del cardinale Jean-Louis Tauran, ha espresso le sue condoglianze in un telegramma inviato alla sorella del porporato. Il pontefice sottolinea come Tauran abbia "segnato profondamente la vita della Chiesa universale". "Chiamato da Papa Benedetto XVI a capo del Consiglio Pontificio per il dialogo interreligioso, è stato un consigliere ascoltato e apprezzato soprattutto grazie ai rapporti di fiducia e stima che ha saputo stabilire con il mondo musulmano". "Ho bei ricordi di quest'uomo di fede profonda che ha servito con coraggio fino alla fine la Chiesa di Cristo, nonostante il peso della malattia. Possa il Signore - conclude nel telegramma Papa Francesco- accoglierlo nella sua pace e nella gioia che non ha fine".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: