lunedì 6 febbraio 2017
Due giorni di iniziative dalla Fondazione dedicata al cardinale. Fra cui «Call for Documents», per arricchire l'archivio digitale. Un regalo a tutti. Per i 90 anni del gesuita biblista
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Un portale nuovo di zecca e un archivio digitale in progess e accessibile a tutti. Perché il messaggio di speranza del cardinale Carlo Maria Martini possa farsi incontro anche alle nuove generazioni. Perché il suo magistero e la sua sua testimonianza di vita possano offrire una luce, un’amicizia, una compagnia nel cammino, anche a quanti erano troppo giovani per poterlo conoscere, incontrare, ascoltare di persona. E tutto questo con il contributo di chi invece c’era. Ed ora ha la possibilità di trasformare la propria personale «memoria» in bene comune. In dono condiviso. Grazie anche alle nuove tecnologie.

Ecco il cuore – una dinamica di offerta e dialogo tra le generazioni – che batte nel petto del progetto Call for Documents. A lanciare l’iniziativa è la Fondazione Carlo Maria Martini che chiede a tutti – non solo ai milanesi – di caricare online o di portare alla propria sede di piazza San Fedele 4 a partire dalle 12,30 di sabato 18 febbraio quei documenti – cartacei, fotografici, sonori, audiovisivi – che sono traccia ed eredità di un incontro, personale o comunitario, vissuto con il gesuita biblista che fu arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002 e che si spense a Gallarate il 31 agosto 2012, dopo gli anni trascorsi a Gerusalemme. I materiali così raccolti verranno digitalizzati e restituiti ai proprietari, entrando a far parte dell’archivio, e saranno accessibili tramite il nuovo sito www.fondazionecarlomariamartini.it.

«Io ci sono» il 18 e il 19 febbraio

Call for Documents è una delle iniziative lanciate dalla Fondazione nello scenario di Io ci sono, la manifestazione che si svolgerà a Milano il 18 e il 19 febbraio in occasione del 90° anniversario della nascita di Martini (Torino, 15 febbraio 1927). «Io ci sono non è solo il titolo del programma di iniziative, ma la stessa mission della Fondazione nata dall’iniziativa della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù con la partecipazione dell’arcidiocesi di Milano. Il nostro impegno è promuovere la memoria di Martini come eredità vivente, capace di offrire anche oggi un messaggio di speranza a credenti e non credenti», ha spiegato il padre gesuita Giacomo Costa, vicepresidente della Fondazione, presentando le iniziative. «Il metodo del cardinale era il dialogo. Call for documents – incalza la coordinatrice del Progetto Archivio, Chiara Daniele – si ispira a quel metodo. Vogliamo che l’archivio del cardinale sia anche archivio della città».


Giustizia, etica e politica nella città

Si comincia, dunque, sabato 18 alle 10 all’Auditorium San Fedele (via Hoepli 3/b) con il reading Giustizia, etica e politica nella città. Spazio a letture di brani, audio originali, gallerie fotografiche e a interventi di pastori – come il cardinale Angelo Scola, secondo successore di Martini a Milano – e di testimoni e studiosi – come Guido Formigoni, Luigi Franco Pizzolato, Giuseppe Guzzetti, Silvia Landra – per approfondire il pensiero di Martini sui temi della città, della convivenza sociale, dell’etica politica. Verranno proiettati alcuni brani delle oltre 30 videointerviste realizzate nell’ambito del Progetto Archivio a personalità come Enzo Bianchi, Franco Giulio Brambilla, Renato Corti, Umberto Eco, Silvano Fausti. Nella stessa mattinata verranno presentati il terzo volume dell’Opera Omnia di Martini (che ha lo stesso titolo del reading) il nuovo sito della Fondazione e l’Archivio digitale. Dal 18 febbraio saranno online gli inventari e i documenti dei primi cinque anni di episcopato (il resto, via via, nei mesi successivi). Verranno così resi disponibili a tutti 204 file audio di discorsi e interventi del cardinale, circa 6.500 immagini digitali di testi e foto, 20 delle videointerviste realizzate dalla Fondazione.

«Connessioni di luce», mostra ecumenica

Dalle 12,30 alle 18 nella Sala Ricci di piazza San Fedele 4 si terrà l’avvio di Call for Documents. In quell’occasione e successivamente, a quanti volessero condividere i propri documenti, verrà anche chiesta una testimonianza della circostanza della quale sono nati. Alle 16 in Galleria San Fedele (via Hoepli 3/b) verrà inaugurata la mostra dell’artista israeliano Shay Frisch Connessioni luminose, promossa da San Fedele Arte con il Consiglio delle Chiese di Milano. «Una mostra ecumenica che è un inno alla relazione», afferma il padre gesuita Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria. Attende il visitatore un percorso dalla tenebra alla luce, dalla morte alla vita, lungo una installazione site specific incentrata sui temi della luce, dell’energia, della relazione, del dialogo.


Un concerto e una Messa per il cardinale

Duplice l’appuntamento per domenica 19 febbraio. Dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17 in Sala Ricci continua Call for Documents. Dalle 17 il programma si sposta nella chiesa di San Fedele: dapprima per il concerto Salmi per Carlo Maria Martini, con il Coro da Camera di Varese diretto da Gabriele Conti ad eseguire musiche di Desprez, Monteverdi, Scarlatti e Mendelssohn; poi per la Messa presieduta dal vescovo ausiliare Franco Agnesi, vicario di Scola per la Zona di Varese. «Il concerto offrirà un programma polifonico strutturato come un ufficio liturgico serale che intreccia parti del Vespro e della Compieta, con i Salmi d’Israele tanto cari a Martini», anticipa padre Antonio Pileggi, responsabile di San Fedele Musica.


L'intitolazione del Museo diocesano

Ma a precedere tutte queste proposte sarà – mercoledì 15 febbraio alle 11 – la dedicazione del Museo diocesano di Milano a Martini, avviato 15 anni fa proprio dalla sua iniziativa. Con il cardinale Scola – che svelerà la targa commemorativa e successivamente esporrà le ragioni della dedicazione – interverranno Nadia Righi, conservatrice del Museo, che offrirà una lettura storico-artistica di una delle opere più amate da Martini, «San Francesco riceve le stimmate» di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone, e il vicario episcopale per la Cultura, monsignor Luca Bressan, che parlerà della passione di Martini per l’arte e del suo legame con il Museo diocesano. A poca distanza, alle 21, la Basilica di Sant’Eustorgio ospiterà la conclusione in musica della giornata, con il concerto dell’Orchestra Carlo Coccia diretta da Michele Brescia e del Coro Bach-Città di Milano.
«La memoria dei padri è un atto di giustizia. E Martini è stato un padre per tutta la Chiesa», disse papa Francesco il 30 agosto 2013 ricevendo i promotori della nascente Fondazione Carlo Maria Martini. Queste iniziative sono un’occasione preziosa per scoprire come davvero Martini fu – allora come oggi, nuovamente – padre, per molti, anche oltre i confini dell’appartenenza ecclesiale.

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