giovedì 27 maggio 2021
Cambio al vertice del dicastero vaticano per Il Culto Divino. L'arcivescovo inglese Roche subentra al cardinale Sarah. Viola, già vescovo di Tortona, nuovo segretario. Garcia Macias sottosegretario
Una celebrazione liturgica nella Cattedrale di Milano

Una celebrazione liturgica nella Cattedrale di Milano - Fotogramma

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Papa Francesco lo aveva anticipato parlando ai vescovi italiani nei giorni scorsi. Nell’incontro tenuto lunedì pomeriggio aveva confidato a breve sarebbero stati nominati i nuovi vertici della Congregazione per il culto divino, rimasta acefala il 20 febbraio scorso quando lo stesso Pontefice ha accettato le dimissioni del cardinale prefetto Robert Sarah, che nel giugno 2020 aveva compiuto 75 anni.

Alla guida del dicastero il Pontefice ha chiamato l’attuale segretario, l’arcivescovo inglese Arthur Roche, 71 anni, in carica dal 2012. Nuovo “numero due” della Congregazione diventa il frate minore italiano Vittorio Francesco Viola, 56 anni, dal 2014 vescovo di Tortona. Mentre sottosegretario viene nominato, con "carattere episcopale", monsignor Aurelio Garcia Macias finora capo ufficio dello stesso dicastero.

Il nuovo prefetto, che presumibilmente diventerà cardinale nel primo concistoro utile, è nato il 6 marzo 1950 a Batley Carr, New Yorskire, in Inghilterra. Dal 1969 al 1975 ha frequentato la Pontificia Università Comillas presso il St. Alban’s College di Valladolid (Spagna) dove ha conseguito la Laurea in Sacra Teologia.

Monsignor Roche è stato ordinato sacerdote il 19 luglio 1975 per la diocesi di Leeds. Dal 1975 al 1978 è stato vice-parroco della chiesa di Holy Rood a Barnsley. Nel 1979 è stato nominato vice-cancelliere della diocesi. Dal 1982 al 1989 ha lavorato presso la cattedrale di Sant’Anna. Dall’agosto del 1986 al 1991 è sttao anche amministratore finanziario della diocesi. Dal 1991, a Roma, ha approfondito i suoi studi presso la Pontificia Università Gregoriana.

Dal 1992 al marzo 1996 Roche è stato direttore spirituale del Venerabile Collegio Inglese di Roma. Nell’aprile del 1996 è nominato segretario generale della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles. Il 12 aprile del 2001, san Giovanni Paolo II lo nomina ausiliare dell’arcidiocesi di Westminster. Il 10 maggio successivo riceve la consacrazione episcopale dal compianto cardinale Cormac Murphy-O’Connor. Il 16 luglio del 2002 diviene coadiutore della diocesi di Leeds e viene anche nominato presidente della Commissione Internazionale in lingua Inglese per la Liturgia (ICEL). Il 7 aprile del 2004 è nominato vescovo di Leeds e presidente del “Department of Christian Life and Worship” della Conferenza dei vescovi d’Inghilterra e Galles.

Il 26 giugno del 2012 Benedetto XVI lo nomina segretario del dicastero che oggi è chiamato a guidare.

Il nuovo segretario della Congregazione per il culto divino, Vittorio Francesco Viola, è nato a Biella il 4 ottobre 1965. Dopo il diploma di maturità scientifica è entrato nell’Ordine dei Frati Minori dell’Umbria e ha frequentato l’Istituto teologico di Assisi.
In una intervista ad Avvenire ha raccontato: “Prima di iniziare l’università (mi ero iscritto a medicina), ha incontrato i frati ad Assisi. Ho partecipato a uno dei corsi per i giovani che si organizzano alla Porziuncola. Là ho vissuto una esperienza viva, un incontro vero con il Signore. Sono tornato più volte e dopo un anno ho deciso di entrare nell’Ordine dei Frati Minori. Nel percorso della mia formazione ho avuto la grazia di approfondire lo studio della liturgia al Sant’Anselmo che mi ha permesso di comprendere, o almeno di intuire, la bellezza e la ricchezza del celebrare”.

Nel Pontificio Istituto liturgico Sant’Anselmo a Roma, Viola ha conseguito prima la licenza e, quindi, il dottorato in sacra liturgia. Ha emesso la professione solenne nell’Ordine dei Frati Minori dell’Umbria il 14 settembre 1991, a Santa Maria degli Angeli ed è stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1993 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli dal vescovo Luca Brandolini. È stato custode del convento e della Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola dal 1999 al 2005, responsabile dell’Ufficio liturgico regionale dell’Umbria dal 1997 al 2014, responsabile della Caritas diocesana dal 2008 al 2014. Ha insegnato al Sant’Anselmo e all’Istituto teologico di Assisi. Il 15 ottobre 2014 papa Francesco lo ha nominato pastore di Tortona ed è stato consacrato dai vescovi Sorrentino e Canessa e dal cardinale Bassetti.

L'arcivescovo inglese Arthur Roche

L'arcivescovo inglese Arthur Roche - Foto di archivio


La nomina è arrivata dopo che Francesco ha conosciuto personalmente nel corso della sua visita ad Assisi, il 4 ottobre 2013. “Ad Assisi – ha raccontato Viola - ho avuto la possibilità di incontrare tutti i Papi che hanno visitato la città di san Francesco: san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e anche Papa Francesco. Tre grandi doni che il Signore ha dato alla Chiesa in una continuità che a volte un po’ superficialmente non sappiamo cogliere ma che è ben presente nel loro Magistero anche se formulato con stili diversi”.
Il nuovo segretario del Culto divino ha sottolineato che quell’incontro ad Assisi col successore di Pietro “è stato molto coinvolgente, molto umano”. “Il Papa – ha raccontato - aveva espresso il desiderio di pranzare con i poveri. Una scelta che ora ci sembra abituale, ma all’epoca ci aveva sorpreso. Di solito le visite papali prevedevano il pranzo nel refettorio del Sacro Convento, con le autorità e le varie rappresentanze. Era prevista anche una presenza di fratelli e sorelle in situazioni di povertà. In realtà il Pontefice voleva stare insieme a loro dove normalmente consumavano i pasti. Allora ero responsabile della Caritas diocesana di Assisi e insieme all’arcivescovo Domenico Sorrentino abbiamo offerto la possibilità di fermarci per il pranzo al centro di prima accoglienza di Santa Maria degli Angeli. Ciò che colpiva era l’attenzione personale che il Papa sapeva dare a ciascuno dei presenti, non formale, non di cortesia, ma sentita. Uno sguardo che a fratelli e sorelle devastati dalla vita, ridava dignità. Si avvertiva che per ciascuno di loro quell’incontro era l’incontro con lo sguardo di Dio su di loro. La sua è stata proprio una carezza di Dio per tutte le persone in difficoltà che si trovavano lì”.

Il vescovo Vittorio Francesco Viola

Il vescovo Vittorio Francesco Viola - Foto di archivio


Monsignor Viola, nella sua intervista ad Avvenire ha anche evidenziato che per la sua missione episcopale è stato molto importante il poter mettere insieme “lo studio e l’approfondimento della celebrazione e il contatto reale con la vita e con le sue difficoltà”. “Non sono cose diverse. – ha spiegato - L’incontro con Cristo che si compie in pienezza nella celebrazione dei sacramenti è lo stesso incontro con Cristo che vivi accogliendo il fratello povero. È sempre lo stesso volto di Cristo che incontri. L’esperienza in Caritas mi ha aiutato anche nel campo pratico. Il vescovo in quanto pastore è chiamato ad annunciare la Parola, ma ha delle responsabilità amministrative, a volte fin troppe, a cui deve provvedere con la dovuta diligenza. Senza perdere di vista però ciò che è essenziale”.
Il nuovo sottosegretario Aurelio Garcia Macias è nato invece a Pollos, in Spagna, il 28 marzo 1992. Sacerdote dal 1992 per l'arcidiocesi di Valladolid, ha conseguito la licenza in filosofia all'Università di Salamanca e il dottorato in liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo di Roma. Dal 2015 è in servizio presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei sacramenti, di cui nel 2016 è diventato capo ufficio.

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