mercoledì 4 novembre 2020
Il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei. Rinviata a data da destinarsi l'Assemblea generale. La vicinanza al cardinale Bassetti
Il Consiglio episcopale permanente della Cei, in videoconferenza

Il Consiglio episcopale permanente della Cei, in videoconferenza - Siciliani / Gennari / Cei /Ansa

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"È emersa la necessità di avviare una riflessione ampia su quanto e come l'emergenza da Covid-19 inciderà sul Paese e sulla Chiesa". È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Permanente della Conferenza episcopale italiana, che si è svolto ieri in videoconferenza. (QUI IL TESTO FINALE)

"Con convinzione - continua la nota dei vescovi -, è stato evidenziato 'il valore testimoniale' dei gesti con cui le diocesi si stanno facendo vicine ai bisogni materiali e spirituali della gente. In modo particolare delle famiglie, spesso costrette a rimanere separate a causa dei provvedimenti che i diversi Paesi stanno mettendo in atto per contenere il virus. Quello che si sta delineando è dunque il volto bello e creativo di una comunità ecclesiale che nella pandemia è riferimento per molti".

In un'ottica di fede, hanno concordato i vescovi, "quanto viene sperimentato quotidianamente non può non stimolare a trovare 'soluzioni nuove', secondo quella 'creatività dell'amore' di cui ha parlato spesso Papa Francesco".

tempo di vivere con concretezza la fede in Dio e l'amore verso il prossimo, promuovendo modalità di condivisione e di cura pastorale, che pongano al centro le persone con i loro bisogni".

L'annuncio "forte e credibile della 'buona notizia' del Cristo Risorto è più che mai urgente e necessario".

L'invito è "a intensificare l'intimità con il Signore nelle forme che la vita consente e suggerisce: nella meditazione della Parola di Dio, nella preghiera personale e in famiglia, nell'offerta del proprio lavoro essenziale per il mantenimento dell'intera società, nella disponibilità ai servizi di volontariato per alleviare i pesi soprattutto dei più deboli".

La comunione spirituale che unisce i credenti in Cristo - è l'auspicio dei vescovi - sia "il viatico per affrontare insieme le sfide di questa stagione dell'umanità".

Il Consiglio Permanente ha anche deciso di rinviare a data da destinarsi la 74esima Assemblea Generale della Cei, inizialmente prevista a Roma dal 16 al 19 novembre. Si tratta – hanno sottolineato i Vescovi – "di una scelta tanto necessaria, anche per via delle norme governative che limitano i movimenti tra regioni e che vietano gli assembramenti, quanto delicata per la vita della Conferenza Episcopale e della Chiesa che è in Italia".

Durante l’Assemblea si sarebbe dovuto provvedere all’elezione di due vice-presidenti (per il Nord e per il Centro), nonché dei Presidenti delle Commissioni episcopali. "Data la situazione del tutto particolare, il Consiglio Permanente ha stabilito che i due Vice-Presidenti e i Presidenti di Commissione restino in carica sinché non sarà possibile svolgere le elezioni secondo quanto previsto dallo Statuto della Cei. Per favorire comunque il dialogo e la sinodalità, saranno proposte altre forme di consultazione e di collegialità da vivere con le Conferenze Episcopali Regionali e il Consiglio Episcopale Permanente".

La presidenza dei vescovi ha proceduto anche a varie nomine tra cui quelle dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti dell'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (Icsc), che entreranno in carica il 1* gennaio 2021. Presidente del Cda è monsignor Luigi Testore, vescovo di Acqui, presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Mauro Salvatore, membro effettivo (economo della Cei).


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