giovedì 20 febbraio 2020
L'omelia del cardinale alla Messa celebrata intorno alla tomba di Nicola nella Basilica dedicata al santo
Bassetti davanti al Castello Svevo di Bari

Bassetti davanti al Castello Svevo di Bari - Gambassi

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«Cessano i pericoli, si placano le tempeste» canta il coro intonando un antico inno di San Nicola, mentre il cardinale Gualtiero Bassetti si inginocchia davanti alla reliquia del santo vescovo che unisce Oriente e Occidente. E la mente va alle guerre, alle tensioni, alle ingiustizie che segnano il Mediterraneo e che i cinquantotto vescovi del bacino portano a Bari. È mattina, intorno alle 8, e i pastori protagonisti dell’Incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” si ritrovano per la Messa intorno alla tomba di Nicola nella Basilica dedicata al santo dove domenica dialogheranno con papa Francesco. E a lui affideranno i lavori del G20 ecclesiale sulla pace.

Il presidente della Cei che presiede l’Eucaristia invita a essere «Chiesa della profezia, delle beatitudini, attenta a far germogliare una nuova cultura del Mediterraneo che non può non essere cultura dell’incontro e dell’accoglienza». Pena, ammonisce Bassetti, il prevalere «del disordine più incontrollato, l’impoverimento diffuso e la distruzione di intere civiltà». Da qui l’invito ad affidarsi allo «Spirito Santo che spinge a salire sul carro dei nostri fratelli, uomini e donne, perché possiamo annunciare loro il Signore». È il richiamo del presidente della Cei al tema della giornata sinodale fra i vescovi: quello della trasmissione della fede alle future generazioni.

Un impegno su cui oggi si confrontano i vescovi arrivati da venti Paesi affacciati sul grande mare in rappresentanza di tre continenti: Europa, Asia e Africa. Pastori di «Chiese arricchite da antiche tradizioni che sono vere ricchezza», ricorda Bassetti quasi anticipando la pluralità di punti di vista che emergeranno nel dialogo fraterno. Ma, evidenzia il cardinale, «la più grande sfida che ci accomuna tutti è proprio l’annuncio gioioso del Vangelo». Definisce un «evento storico» il primo incontro fra i vescovi del bacino il rettore della Basilica di San Nicola, il domenicano padre Giovanni Distante, dando il benvenuto ai pastori. E nella benedizione finale Bassetti chiede di «portare la riconciliazione fra i popoli e le nazioni».

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