Leone XIV: Maria abbatte i muri e aiuta l’umanità a vivere in pace

Il Papa: contemplare il mistero di Dio e la storia con lo sguardo della Madre di Gesù mette al riparo dalla propaganda e dall’ideologia, che mai sapranno portare una parola disarmata e disarmante
September 5, 2025
Leone XIV: Maria abbatte i muri e aiuta l’umanità a vivere in pace
Vatican Media | Leone XIV saluta, in Aula Paolo VI, i partecipanti al 26° Congresso mariologico mariano internazionale
«Contemplare il mistero di Dio e della storia con lo sguardo interiore di Maria ci mette al riparo dalle mistificazioni della propaganda, dell’ideologia e dell’informazione malata, che mai sapranno portare una parola disarmata e disarmante, e ci apre alla gratuità divina, che sola rende possibile il camminare insieme delle persone, dei popoli e delle culture nella pace». Lo ha affermato Leone XIV ricevendo oggi in udienza i partecipanti al Congresso della Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami). «Una pietas e una prassi mariane orientate al servizio della speranza e della consolazione – ha sottolineato il Papa – liberano dal fatalismo, dalla superficialità e dal fondamentalismo; prendono sul serio tutte le realtà umane, a partire dagli ultimi e dagli scartati; concorrono a dare voce e dignità a quanti vengono sacrificati sugli altari degli idoli antichi e nuovi».
“Giubileo e Sinodalità: una Chiesa dal volto e dalla prassi mariana” era il tema del 26° Congresso mariologico mariano internazionale svoltosi a Roma, all’Auditorium Antonianum, fra mercoledì 3 settembre e oggi con seicento studiosi di mariologia provenienti da tutto il mondo. Un’occasione, ha fatto sintesi il Pontefice, per domandarsi «se una Chiesa dal volto mariano sia un residuo del passato oppure una profezia di futuro, capace di scuotere le menti e i cuori dall’abitudine e dal rimpianto di una “società cristiana” che non esiste più». E per riconoscere «nel giubileo e nella sinodalità due categorie bibliche e teologiche per dire in maniera efficace la vocazione e la missione della Madre del Signore».
Ebbene: «Come donna “giubilare”, Maria ci appare capace sempre di ricominciare a partire dall’ascolto della Parola», secondo l’atteggiamento additato da sant’Agostino nelle Confessioni («Servo tuo più fedele è quello che non mira a udire da te ciò che vuole, ma a volere piuttosto ciò che da te ode»). E «come donna “sinodale” ella è pienamente e maternamente coinvolta nell’azione dello Spirito Santo, che chiama a camminare insieme, come fratelli e sorelle, coloro che prima ritenevano di avere ragioni per rimanere separati nella loro reciproca diffidenza e persino inimicizia».
«Una Chiesa dal cuore mariano – ha quindi spiegato il Papa – custodisce e comprende sempre meglio la gerarchia delle verità di fede, integrando ragione e affetto, corpo e anima, universale e locale, persona e comunità, umanità e cosmo. È una Chiesa che non rinuncia a porre a sé stessa, agli altri e a Dio domande scomode – “come avverrà questo?” (Lc 1,34) – e a percorrere le vie esigenti della fede e dell’amore – “ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38)».
Nella vocazione di Maria «è possibile leggere la vocazione della Chiesa»: perciò la teologia mariana ha il compito di coltivare nel popolo di Dio, anzitutto, «la disponibilità a “ricominciare” a ripartire da Dio, dalla sua Parola, e dalle necessità del prossimo, con umiltà e coraggio»; ma anche «il desiderio di camminare verso l’unità che sgorga dalla Trinità, per testimoniare al mondo la bellezza della fede, la fecondità dell’amore e la profezia della speranza che non delude». La Chiesa, dunque, «ha bisogno della mariologia» e «ha bisogno che venga pensata e proposta nei centri accademici, nei santuari e nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni e nei movimenti, negli istituti di vita consacrata; come pure nei luoghi dove si forgiano le culture contemporanee, valorizzando le innumerevoli suggestioni offerte dall’arte, dalla musica, dalla letteratura».
La Pontificia Academia Mariana Internationalis è un’istituzione scientifica della Santa Sede il cui scopo è alimentare e favorire la “scienza mariologica” in vista della promozione di un’autentica pietà mariana. Il Papa, al termine del discorso, ha ringraziato la Pami per il suo «servizio ecclesiale», che «continua a ricordarci che la Chiesa ha sempre un volto mariano e una prassi mariana». In questi anni, ha ricordato inoltre Leone XIV, l’accademia ha dato vita «a diverse iniziative per proporre l’immagine e il messaggio della Madre di Gesù come via di incontro e di dialogo tra le culture: ella infatti, cooperatrice perfetta dello Spirito Santo, non cessa di aprire porte, creare ponti, abbattere muri e aiutare l’umanità a vivere in pace nell’armonia delle diversità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA