Pochi rifugiati accolti e sempre più dinieghi: l'asilo in Italia è un miraggio

Presentato a Roma il Rapporto Migrantes: per la prima volta è diminuito lo sradicamento, ma aumentano i ritorni nei Paesi insicuri
December 9, 2025
Pochi rifugiati accolti e sempre più dinieghi: l'asilo in Italia è un miraggio
Migranti a Lampedusa in attesa di essere trasferiti / ANSA
L’Italia accoglie sempre pochi rifugiati rispetto all’Ue, dove le domande di protezione internazionale e asilo sono in calo per la prima volta dal 2020. In diminuzione anche i minori stranieri non accompagnati. Ma le domande sono invece aumentate nel Belpaese a fronte di un aumento secco dei dinieghi. I rifugiati che vivono nel nostro paese sono circa 484mila, +17% rispetto a un anno prima, ma sono poco più dello 0,8% di tutta la popolazione residente. I dati del rapporto “Il diritto d’asilo. Report 2025” (Tau editrice) della Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma alla Pontificia Università Gregoriana spiegano le cause principali per cui le persone sono costrette a fuggire e chiedere asilo, ovvero conflitti, violazioni dei diritti, persecuzioni, mancanza di acqua e cibo, cambiamento climatico e un aumento dei regimi autoritari che hanno portato alla fine del 2024 il numero di persone costrette allo sradicamento forzato nel mondo alla cifra record di 123,2 milioni, con un incremento del 6% rispetto al 2023. Nei primi sei mesi del 2025, invece, per la prima volta in dieci anni, si registra una flessione di 117,3 milioni, ossia 5,9 milioni in meno rispetto al 2024. Ma non è sempre una buona notizia, avverte il rapporto, perché il calo è dovuto in larga parte a ritorni in Paesi insicuri (Afghanistan, Repubblica democratica del Congo, Sudan e Siria), più che a soluzioni stabili. Tre rifugiati su quattro continuano ad essere accolti in Paesi a basso o medio reddito e per la prima volta nel 2024 diminuiscono anche i richiedenti asilo nell’Unione europea: meno di 913 mila (-13% rispetto al 2023) e i minori stranieri non accompagnati che hanno chiesto la protezione internazionale sono meno di 34.600 (-20% rispetto al 2023).
Ospitando a metà 2025 secondo dati Unhcr, 313mila rifugiati in senso "lato" (beneficiari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, umanitaria o temporanea), l'Italia è sempre quarta in Ue per richieste dopo Germania (230 mila, -30% sul 2023), Spagna, e Francia. Ma è superata anche da Paesi quali Svezia, Grecia e Bulgaria per numero di rifugiati in rapporto al totale della popolazione. La Siria si conferma principale Paese d’origine dei rifugiati in Ue (143 mila, -19%), seguita da Venezuela, Afghanistan, Colombia, Turchia e Bangladesh. L’Ue ha garantito protezione a 438 mila richiedenti, ma il tasso di riconoscimento in prima istanza è sceso al 51% (dal 53% del 2023). I primi dati 2025 segnalano un ulteriore crollo: appena un terzo delle decisioni è stato positivo. Le previsioni indicano comunque un calo delle domande già per quest’anno secondo dati provvisori Eurostat, nei primi otto mesi del 2025 hanno chiesto protezione in Italia circa 85mila persone, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A fine giugno '25 i richiedenti registrati erano poco meno di 64mila. Infine aumentano i dinieghi in Italia: nel 2024 le Commissioni territoriali hanno pronunciato il 64% di dinieghi, contro una media europea del 51%. Nel primo semestre 2025 la percentuale è salita al 69,5%.

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