Perché la cultura del primo soccorso in Italia non è abbastanza diffusa

Osservatorio Credem e Università Cattolica: il 51,5% non conosce le manovre da fare per aiutare una persona durante una procedura d'emergenza. Solo 1 su 3 dice di saper usare i defibrillatori
April 8, 2025
Perché la cultura del primo soccorso in Italia non è abbastanza diffusa
Una persona su due in Italia non conosce o conosce solo superficialmente le manovre e la procedura di emergenza (51,5%) da seguire quando una persona si sente male. Solo una persona su cinque (20%) ha frequentato un corso di primo soccorso negli ultimi 5 anni. Questo è quanto emerge dalla nuova ricerca svolta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto nato dalla collaborazione tra Credem e Almed, l'Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore, con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della cultura informativa accrescendo il grado di conoscenza delle persone sui temi rilevanti della vita.
Il sondaggio, condotto nel marzo 2025 dai ricercatori dell’Università Cattolica su un campione di 500 italiani rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne, in collaborazione con l'istituto di ricerca Bilendi, ha rilevato che il 17% della popolazione italiana non ha familiarità con le procedure di emergenza, mentre il 34,5% le conosce poco e in modo superficiale. Solo il 16% si sente realmente preparato a metterle in pratica.
La consapevolezza varia significativamente rispetto alle variabili di genere ed età: Il 20% degli uomini afferma di conoscere bene le manovre, rispetto al 12% delle donne. Un ampio divario si nota anche a livello di composizione familiare: il 19% degli adulti con figli dichiara una buona conoscenza delle procedure, contro il 10% di quelli senza figli.
La cosiddetta manovra di Heimlich, o spinta addominale, una tecnica salvavita di primo soccorso che si utilizza in caso di ostruzione delle vie aeree causata da un corpo estraneo, è tra gli interventi più conosciuti, con una percentuale di familiarità del 62%, che scende al 55% tra gli anziani. Inoltre, Il 65% dei genitori è a conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica. Per quanto riguarda, invece, la conoscenza dei defibrillatori semiautomatici esterni, il 65% degli intervistati dichiara semplicemente di «averli sentiti nominare» mentre il 10% «non ha alcuna idea di cosa siano». Solo il 36% ritiene di saperli usare in caso di necessità.

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