Per la terza volta in un mese un uomo colpito col taser dalla Polizia è morto

La procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta: in corso gli accertamenti. Sono 5mila gli strumenti disponibili in 200 comuni italiani
September 14, 2025
Per la terza volta in un mese un uomo colpito col taser dalla Polizia è morto
ANSA |
Un uomo di 41 anni è morto all’ospedale di Reggio Emilia dopo essere stato colpito con un taser dalla polizia. L’intervento, secondo le prime ricostruzioni, è avvenuto questa mattina tra le 5:30 e le 6 a Massenzatico, frazione alle porte della città. L’uomo, un pluripregiudicato in evidente stato di forte agitazione, è stato soccorso ma non ce l’ha fatta. La procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta: sono in corso accertamenti per chiarire le circostanze dell’episodio.
Si tratta del terzo decesso in poco meno di un mese avvenuto in seguito all’utilizzo della pistola elettrica. A metà agosto, infatti, altri due uomini erano morti in un solo fine settimana: Gianpaolo Demartis, 57 anni, originario di Bultei (Sassari), deceduto dopo il fermo a Olbia; e Elton Bani, 41enne di origine albanese, colpito per tre volte dai carabinieri nell’hinterland genovese.
Il taser, considerato ufficialmente “strumento di dissuasione”, sfrutta una scarica elettrica ad alta tensione e bassa intensità della durata di cinque secondi per immobilizzare e irrigidire un soggetto. Ma le persone fermate dai carabinieri tramite l'utilizzo di questo dispositivo riferiscono anche di convulsioni, incontinenza fecale e dolori lancinanti. Infine, c’è chi ne ha sperimentato l’effetto definitivo e letale: non solo i morti di agosto, prima di loro anche Riccardo Zappone (30 anni, Pescara) e Simone de Gregorio (35 anni, Chieti). E, nel 2024, si contano altri tre casi a Barletta, a Vipiteno e a Roma.
Il Comitato Onu contro la tortura considera il taser un’arma potenzialmente letale. I 5.000 dispositivi disponibili nei 200 comuni italiani non sono stati testati. Prima della loro introduzione a marzo 2022, era stata condotta una sperimentazione di 12 mesi in 12 città con 32 dispositivi forniti gratuitamente dalla Axon Public Safety Germany - l'azienda di origine statunitense che li assembla e fornisce all'Italia -, senza pubblicazione dei risultati. Dopo due gare pubbliche perse da Axon per problemi sui dispositivi, l'azienda è riuscita a vincere una fornitura d’urgenza che portò alla distribuzione dei taser attualmente disponibili per un costo complessivo di 8,5 milioni di euro.
Amnesty International ha denunciato in un report l’uso improprio a livello globale dei dispositivi a scarica elettrica come strumenti di tortura, accusando governi e aziende produttrici di favorirne la diffusione. Tra le società citate figura anche Axon.
Nonostante le polemiche, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ribadito pochi giorni fa: «Il taser è uno strumento fondamentale per salvaguardare l’efficacia operativa delle forze di polizia che, in scenari critici, possono rendere inoffensivi soggetti pericolosi senza ricorrere alle armi da fuoco».
Intanto prende piede l’alternativa dell’alternativa. A Pavia, dove l’anno scorso la giunta di centrosinistra aveva sospeso l’utilizzo del taser, è stato introdotto il bolawrap. Si tratta di un laccio telecomandato
con una velocità di 160 metri al secondo, capace di avvolgere gambe o addome di soggetti considerati pericolosi da una distanza tra i 3 e gli 8 metri. L’amministrazione comunale ha acquistato quattro bolawrap per 7.160 euro e avviato la formazione di 12 agenti. L’assessore Rodolfo Farini lo ha presentato come «uno strumento di coazione decisamente meno pericoloso del taser».

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