mercoledì 1 marzo 2023
L’annuncio dopo l’incontro con Inter e Milan. I rossoneri hanno confermato l’interesse per l’area “La Maura” nella zona dell’ippodromo
I nerazzurri, se restassero da soli guarderebbero a un’area fuori Milano. Il primo cittadino: il problema sono i ricavi, il Comune potrebbe cederlo  a prezzo stracciato

I nerazzurri, se restassero da soli guarderebbero a un’area fuori Milano. Il primo cittadino: il problema sono i ricavi, il Comune potrebbe cederlo a prezzo stracciato - .

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Il Milan comunica ufficialmente al sindaco Beppe Sala di star valutando per il suo stadio di proprietà l’area ex Snai “La Maura”, vicino all’ippodromo. L’Inter aspetta le mosse dei rossoneri ma allo stesso tempo annuncia di aver messo gli occhi su un’area importante ma fuori dai confini di Milano. L’unica certezza è che le squadre ritengono il Giuseppe Meazza inadeguato e non più adattabile alle esigenze che oggi hanno i grandi club mondiali. Quindi, se da un punto di vista amministrativo il progetto di un nuovo impianto per il calcio nell’area dove ora c’è il Meazza rimane sul tavolo, da un altro l’attuale piano di Inter e Milan sembra un gigante dai piedi d’argilla, destinato a crollare. Per San Siro quindi il sipario, da un punto di vista sportivo, potrebbe calare definitivamente dopo la cerimonia di apertura dei Giochi olimpiaci invernali in agenda per il 2026. Con le squadre già migrate altrove.

È chiaro che «il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno. Quindi sarà un problema in più per il Comune», dice il sindaco Beppe Sala dopo il vertice avvenuto a Palazzo Marino con i club. «Un passo alla volta, aspettiamo e vediamo il Milan cosa dirà – aggiunge il primo cittadino –. Io sono amareggiato da sindaco, da cittadino, da tifoso ma era una cosa che avevamo ampiamente capito. Quello che ho sempre detto era che il nuovo stadio, se fatto nelle immediate vicinanze di San Siro, non poteva permettere l’esistenza dello stesso Meazza. Se lo facessero a La Maura il discorso cambia, saremmo costretti a trovare una destinazione per il Meazza. L’unica possibilità è aprire a operatori che vogliono fare eventi e concerti, probabilmente degli interessati ci possono anche essere». Anche perché senza i club il Comune dovrebbe accollarsi i costi di gestione e manutenzione, più di dieci milioni, Palazzo Marino rischia così di rimanere con il cerino in mano.
Nel corso dell’incontro tra Sala e le squadre, i rappresentanti della società rossonera hanno comunicato di avere un interesse formale a realizzare l’impianto sull’area dell’ex ippodromo La Maura. «L’opzione principale rimane lo stadio di San Siro con il Milan – spiega Alessandro Antonello amministratore delegato dell’Inter –, però oggi ufficialmente il Milan ha comunicato che c’è un interesse formale sull’area de La Maura. Questo richiederà alcune settimane di analisi da parte del Milan per poi rivedersi dopo qualche giorno e capire se effettivamente quell’area sarà oggetto di sviluppo, oppure se procederemo con il progetto originale quindi insieme a San Siro».

«Il processo per il nuovo stadio vicino all’attuale Meazza va avanti ma ho chiesto alle squadre, in due o tre settimane di rispondere alla nostra richiesta di rivedere il piano economico finanziario oppure dirci che invece abbandonano questa ipotesi – ribadisce Sala –. Proprio perché ero nella scomoda situazione di leggere dalla stampa le notizie, senza avere nessuna notizia ufficiale dalle squadre le ho convocate». Lo stadio di San Siro secondo il sindaco non è troppo caro per una sola squadra. «No assolutamente, il problema non é il costo ma il problema sono i ricavi per cui le squadre ritengono di non poter realizzare quelli di cui hanno bisogno. Ormai San Siro a livello di libri contabili vale talmente poco che il Comune potrebbe cederlo a uno delle due squadre a un prezzo veramente quasi stracciato». Da sindaco in questa situazione «ho visto anche quanto in Italia é difficile fare uno stadio, per le regole, per la volontà dei tanti. Il punto vero é che nel calcio di oggi – continua il primo cittadino – servono stadi moderni quindi di questo io ne devo prendere atto. La mia speranza iniziale è sempre stata quella di un ripristino di San Siro ma le squadre ci hanno detto “no”».

«Se il Milan andasse a La Maura, noi abbiamo un piano B alternativo che è in un’altra area, e non a San Siro. L’area è stata identificata ma non possiamo divulgarlo perché c’è un piano di confidenzialità da rispettare. Comunque è fuori Milano», conclude Antonello. L’Inter in passato, sotto la gestione di Massimo Moratti, aveva visionato delle aree tra San Donato e San Giuliano Milanese. Anche se c’è chi sospetta che nel caso in cui il Milan dovesse andare a “La Maura” o a Sesto San Giovanni a quel punto i neroazzurri punterebbero per davvero a prendersi il Meazza in esclusiva.

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