venerdì 22 dicembre 2017
Umberto Franciosi (Flai-Cgil): finalmente la stretta annunciata dal governo , ma ora ci sono anche Srl con pochissimo capitale che somministrano illegalmente lavoratori. Il nodo degli appalti
Umberto Franciosi, segretario generale della Flai-Cgil dell'Emilia Romagna

Umberto Franciosi, segretario generale della Flai-Cgil dell'Emilia Romagna

COMMENTA E CONDIVIDI

«Il ministro annuncia misure più stringenti contro le false cooperative? Finalmente verrebbe da dire, visto che denunciamo il problema da anni. Ma attenzione, perché anche il caporalato sta cambiando e ora ci sono pure Srl e false agenzie che forniscono lavoratori sottopagati alle imprese». Umberto Franciosi, segretario generale della Flai-Cgil dell’Emilia Romagna denuncia da tempo il subappalto fraudolento e la somministrazione illecita di manodopera nel distretto delle carni di Modena. E ora è impegnato, assieme ad alcuni lavoratori e alla Flai, in uno sciopero della fame per la vertenza della Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, azienda in cui appunto sono stati licenziati 125 lavoratori di due finte cooperative che lavoravano in subappalto.

La prima denuncia su Avvenire è del 2005, il fenomeno è in regressione o in aumento?

In forte aumento, perché anche le imprese che prima operavano in maniera del tutto regolare non sopportano più la concorrenza sleale di chi invece ricorre alle false cooperative e al subappalto illecito. Proprio ieri ce lo confermava un piccolo imprenditore: 'Avevo un discreto margine, ma i prezzi stracciati che altri potevano offrire sfruttando i subappalti di manodopera mi hanno messo fuori mercato e ora o lo faccio anche io o chiudo...'. Stimiamo che sui 5mila addetti del settore carni del distretto di Modena, circa 1.400 siano somministrati con appalti irregolari inquadrati nella logistica o nell’alimentare industriale ma senza il rispetto del contratto nazionale.

Hanno pesato alcune modifiche del Jobs act, come la depenalizzazione del reato di somministrazione illecita di manodopera, denunciata a suo tempo?

Certo, e più ancora le successive circolari con cui si è fissata a 50mila euro la multa massima per la somministrazione irregolare, sanzione ridotta a un terzo, 16mila euro, se pagata subito. Paradossalmente, sono chiamati a versare di più, in termini di cartelle esattoriali, quei lavoratori che avevano retribuzioni e contribuzioni irregolari tramite rimborsi spese.

Ora il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha annunciato una stretta e nella manovra è stato inserito un emendamento per maggiori controlli sulle cooperative spurie, è la via giusta?
Dobbiamo analizzare bene l’emendamento, ma non è solo un problema di false cooperative, perché oramai abbiamo Srl con poche centinaia di euro di capitale che 'prestano' decine e decine di lavoratori o finti soci alle imprese appaltanti. Il vero nodo è l’appalto. E sarebbe ora di colpire pure chi vi ricorre, sapendo che sotto c’è uno sfruttamento. Perché se le tariffe minime del contratto prevedono un costo del lavoro di 16-17 euro l’ora, che diventano 20 con gli oneri per la sicurezza e si ricorre a cooperative o srl che 'somministrano' manodopera a 13-14 euro l’ora come costo complessivo, non si può non sapere che si stanno sfruttando i lavoratori. E se mi rivolgo a una società che ha sede, assieme ad altre 25 ditte riconducibili agli stessi soggetti, in un ufficetto con una sola impiegata non posso non essere che dietro c’è solo un’altra forma di caporalato.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI