giovedì 11 maggio 2023
30 anni fa l'uccisione. L'arcivescovo Lorefice: tutti abbiamo la corresponsabilità della costruzione della città umana. Il questore Laricchia: viva la memoria di un parroco che educò le coscienze
La reliquia del beato don Puglisi accolta nel chiostro della questura di Palermo

La reliquia del beato don Puglisi accolta nel chiostro della questura di Palermo - .

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Fino alle 18 di venerdì 12, nell’ambito del calendario di iniziative nel trentesimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa, nel 1993, del beato don Pino Puglisi, la questura di Palermo ospiterà la reliquia del Beato. Il frammento sacro, offerto dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice – spiega una nota - è stato esposto, nel chiostro della questura, nel corso di una cerimonia a cui hanno presenziato autorità civili, militari e diverse scolaresche cittadine. Questa reliquia, sottolinea Lorefice, «ricorda a tutti che abbiamo la corresponsabilità della costruzione della città umana. Credo che in questo luogo, così come in tutte le questure della Sicilia, possa svilupparsi ulteriormente il messaggio che tutti dobbiamo impegnarci; certo, i martiri della giustizia e della fede come Pino Puglisi lo hanno fatto con l’effusione del sangue ma tutti, ferialmente, ci dobbiamo impegnare a far sì che le nostre città siano liberate dal male che si struttura, come quello della mafia».

«Questa iniziativa – dice il questore, Leopoldo Laricchia - che coinvolge tutte le questure dell’Isola, è intesa a mantenere vivo il ricordo del parroco del quartiere Brancaccio che, in una terra dilaniata dalla guerra delle cosche mafiose allo Stato, era riuscito a fare breccia nelle coscienze dei tanti giovani del quartiere».

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