lunedì 6 maggio 2013
​Altre 17 persone sono rimaste ferite. Le vittime si trovavano in strada quando il balcone di un edificio al primo piano si è spezzato ed  è crollato. Sul luogo della tragedia si è subito recato l'arcivescovo di Napoli, cardinale Sepe, che era in città per le celebrazioni.
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Tre morti e 17 feriti nel crollo di un balcone a Portici nel Napoletano: è il bilancio funesto di una domenica che avrebbe dovuto essere di gioia. Le persone si trovavano sotto il balcone, in strada, per assistere alla processione in onore di san Ciro, patrono della città vesuviana. L'evento richiama ogni anno migliaia di devoti e fedeli anche dai comuni limitrofi. Poco prima delle 21 la statua del santo, portata a spalla da un gruppo di fedeli, percorreva il corso principale ed era quasi giunta dalla Basilica in piazza San Ciro quando si è udito un tonfo forte, terribile.  I presenti raccontano di gente spaventata che ha cominciato a correre in tutte le direzioni. Subito si è diffusa la voce di una sparatoria, poi smentita dalle forze dell'ordine in servizio. In corso Garibaldi a pochi metri dalla scuola media "Macedonio Melloni" il balcone di un edificio al primo piano si è spezzato ed  è crollato.  Intatta la ringhiera. Le indagini faranno luce sulle cause. Da prime e sommarie informazioni sembra che l'edificio fosse vetusto. A farne le spese è stato un gruppo di fedeli, intento a festeggiare il santo, presente per puro caso sotto al balcone o a pochissimi metri di distanza. Le forze dell'ordine e la polizia Municipale, giunte immediatamente sul posto, hanno cercato di farsi spazio ripristinando l'ordine mentre le ambulanze del 118 hanno soccorso i feriti. Le persone decedute sono due donne (Maria Vela, 67 anni, e Concetta Evangelista, 65 anni) e un uomo di 65 anni.L'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, era appena giunto in città per la processione: si è quindi recato a piedi sul luogo della tragedia accompagnato da un cordone di dodici agenti di polizia. Presente anche il commissario prefettizio Pasquale Manzo. Dal palco allestito in piazza San Ciro l'annuncio pubblico della sospensione della festa.Un episodio analogo, che però provocò solo tre feriti, avvenne a Catania il 4 febbraio 2009, durante la festa patronale di Sant'Agata. In quell'occasione, dal balcone, vennero giù dei calcinacci. Il cedimento era stato provocato dall'eccessivo peso delle persone che, affacciate, stavano seguendo la processione.
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