giovedì 6 febbraio 2020
Il sindaco si scusa e ritira l’opuscolo. Gigi De Palo: «Poi ti domandi come mai in Italia nascono pochi bambini». Fondazione Cariplo sconcertata. La Diocesi: la difesa del Creato è altra cosa
Per salvare il pianeta «bisogna fare meno figli», volantino choc del Comune

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La ricetta per inquinare di meno? Fare meno figli. E’ polemica, a Cremona, per il volantino “Fai una spesa responsabile”, diffuso dal Comune in alcuni luoghi pubblici della città. Il consiglio choc campeggia a pagina 15, dove tra le “quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici” – accanto a quelle di evitare l’uso di auto e aereo, e di non consumare carne rossa – figura il consiglio di evitare le gravidanze. La pubblicazione è firmata da due assessori, Rosita Viola (con delega, tra l’altro, alle politiche familiari) e Simona Pasquali (Mobilità sostenibile e Ambiente), ma il sindaco che le ha chiamate nella sua squadra sostenuta da sinistra e centrosinistra – Gianluca Galimberti – si chiama totalmente fuori da questa ormai deflagrante gaffe: “Non avevo visto il libretto prima della notizia”, ha scritto sulla sua pagina Facebook, definendo “quello che è stato scritto […] profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile”.

Tenta poi di difendere i suoi assessori, riferendo come esse abbiano già ammesso di aver “estrapolato malissimo” quell’inaccettabile invito “da un contesto più generale di uno studio”. Fatto sta che il primo cittadino lo premette apertamente: l’opuscolo “verrà ritirato”. Intanto, come prevedibile, il centro destra all’opposizione è già sceso all’attacco. Federico Fasani, consigliere di Forza Italia, sempre su Fb ha scritto “Spero di aver capito male”, mentre il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Luca Grignani, ha dichiarato in una nota come l’accaduto sia “segno tangibile di totale assenza di cultura e di decadimento della nostra civiltà”. In termini di “gravità inaudita” e di “insulto alle politiche per la famiglia” si è poi espressa la Lega del senatore cremonese Simone Bossi, che sempre in una nota ha messo nero su bianco: “Andremo in fondo a questa vicenda, perché venga fatta chiarezza”.

"Poi ti domandi come mai in Italia nascono pochi bambini. A me non interessa il colpevole: il Sindaco non può veramente seguire questo livello di dettaglio. A me interessa ribadire che un certo ambientalismo è più individualista ed egoista del liberismo sfrenato". Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commenta l'opuscolo sulla sua pagina facebook. «Un figlio ti costringe ad essere ambientalista perché ti da una prospettiva di senso nel futuro e de futuro. - continua De Palo - Se hai un figlio anche fare la differenziata diventa un atto di amore e non un obbligo comunale". "La prossima volta: - conclude il presidente del Forum delle associazioni familiari, - meno carne rossa, no auto, no aereo, più figli e meno... cavolate!".

La Diocesi: la difesa del Creato è altra cosa

Immediata la presa di posizione anche della Diocesi di Cremona, che sul proprio sito pubblica una nota a firma del Gruppo diocesano Laudato Si’ e Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, intitolata "La difesa del Creato passa dalla difesa e generazione della vita. Educhiamo i nostri figli ad una ecologia integrale". Qui si afferma con forza che fare figli non incide sui cambiamenti climatici. ma che "farsi carico della difesa del clima e custodia del creato è un impegno per tutti, richiede scelte concrete e coraggiose senza cadere nel riduzionismo: 'Visto che sulla Terra siamo in tanti e consumiamo, riduciamo il numero di chi consuma'". Si deve invece puntare sulla sobrietà e sulla cultura della cura. E, tral l'altro si legge anche: "Citando il numero 222 dell’Enciclica Laudato si’ «La spiritualità cristiana propone un modo alternativo di intendere la qualità della vita, e incoraggia uno stile di vita profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente senza essere ossessionati dal consumo»". (Leggi il testo integrale della nota, clicca qui)

Fondazione Cariplo: questo opuscolo va ritirato

Sulla vicenda interviene anche Fondazione Cariplo, che finanzia il progetto all'interno del quale è stato pubblicato l'opuscolo finito nel mirino. In un comunicato sostiene la Fondazione afferma di avere “appreso con stupore la notizia della pubblicazione, a Cremona, di un opuscolo che aveva tra gli obiettivi una campagna di sensibilizzazione su tematiche ambientali e che tra i suggerimenti per mitigare i cambiamenti climatici propone alcuni comportamenti individuali tra cui anche quello di fare meno figli; chiarisce che l’opuscolo in questione è stata un’azione messa in atto da soggetti terzi rispetto alla Fondazione, nell’ambito però di un progetto molto ampio da essa finanziato".

"Progetto - si scrive ancora - che, vale la pena di ribadirlo, ha dimostrato il suo valore con numerose attività ben realizzate sul territorio, tra cui la promozione della filiera corta e del cibo sostenibile. Ciononostante la pubblicazione dell’opuscolo con questo tipo di contenuti mostra una grande superficialità nel trattare l’argomento demografico e chiediamo di ritirare la pubblicazione, così come ha già fatto il sindaco di Cremona, che ha anticipato la nostra richiesta. Riteniamo che la complessità degli impatti del cambiamento climatico debba essere comunicata diversamente e confidiamo nel fatto che si sia trattato di una grave svista”.


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