sabato 6 gennaio 2024
Il fondatore di "Pensiero solido": un aiuto alla disabilità. Martedì 9 confronto con i ministri Zangrillo e Locatelli. La sfida dell'Europa e le ultime leggi
Palmieri: accessibilità digitale, sfida sempre attuale
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«Il 9 gennaio 2004 veniva approvata alla Camera in via definitiva all'unanimità la legge sulla accessibilità digitale dei siti internet della pubblica amministrazione. Una vera rarità, l'unanimità, durante i governi Berlusconi…». Antonio Palmieri per anni parlamentare di Forza Italia e ascoltato collaboratore del Cavaliere e oggi presidente della Fondazione Pensiero solido ha deciso di celebrare i vent’anni della legge e – spiega - «martedì 9 gennaio dalle 16 sul canale Youtube della Fondazione Pensiero Solido dialogheremo con aziende che praticano l'accessibilità e con gli sviluppatori che la rendono possibile in pratica. All'incontro, organizzato dalla International Web Association e dalla Fondazione Pensiero Solido, ci ritroveremo non solo per ricordare ma per capire quanto ancora resta da fare. Saranno con noi Alessandra Locatelli, ministro per le disabilità, Paolo Zangrillo, ministro della pubblica amministrazione, e Alessio Butti, sottosegretario con delega all'innovazione. Con loro la senatrice Giusy Versace, coordinatrice Intergruppo parlamentare per le disabilità, con Lucio Stanca e con Roberto Scano, esperto internazionale di accessibilità e ispiratore della proposta di legge Campa-Palmieri che originò il percorso normativo da cui la legge sull'accessibilità».

Palmieri parliamo della "legge Stanca"

Esattamente, dal cognome di Lucio Stanca, all'epoca ministro dell'innovazione del governo Berlusconi. Una legge importante. Siamo stati i primi in Europa a sancire per legge il principio che un servizio digitale deve poter essere utilizzato da tutti, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, sensoriali o cognitive. Abbiamo anticipato la Convenzione delle Nazioni Unite che afferma per le persone con disabilità il sacrosanto diritto di godere di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali.

Accessibilità digitale, un traguardo importante…

In questa nostra era tecnologica l'accessibilità digitale è essenziale per vivere e per partecipare alla vita sociale, perché la tecnologia accessibile restituisce libertà e garantisce dignità. Accessibilità digitale è un tema decisivo per la vita di centinaia di migliaia di persone con disabilità che grazie alla tecnologia possono avere una vita più libera e dignitosa

La legge ha avuto diverse modifiche e integrazioni.

È così. Da ultimo, il recepimento nel maggio 2022 della Direttiva europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi digitali ha esteso l'obbligo di accessibilità digitale ai prodotti e servizi digitali delle imprese del settore privato.

Ci spieghi

Le imprese con fatturato superiore ai 500 milioni nel triennio devono già ora rispettare la norma. Le sanzioni possono arrivare fino al 5% del fatturato. Per le altre, l'obbligo di accessibilità parte dal 28 giugno 2025, escluse le microimprese, con meno di 10 persone e fatturato annuo non superiore a 2 milioni.

Non crede che siamo comunque ancora indietro nella diffusione della cultura della accessibilità digitale?

È assolutamente così ed è assolutamente importante far capire agli sviluppatori e ai manager pubblici e privati i motivi ideali e i principi fondamentali della accessibilità. Non parliamo solo di un diritto da garantire a chi ha difficoltà visive, uditive, cognitive, ma anche di un vantaggio per tutti: i prodotti e i servizi digitali accessibili sono più intuitivi e più facili da usare per chiunque.

Serve allora un gioco di squadra per centrare l’obiettivo…

È importante che tutti facciano proprio il principio dell’accessibilità “by design”, dalla progettazione del prodotto o servizio digitale, senza ricorrere a soluzioni “tampone” a posteriori. Lo affermano non solo le associazioni di professionisti dell’accessibilità e quelle delle persone con disabilità, lo ha ribadito poche settimane fa una nota tecnica della Commissione Europea.

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