venerdì 27 dicembre 2019
I due bambini morirono lo scorso luglio, travolti da un suv sotto casa. La decisione della dirigente scolastica di allestire uno spazio del ricordo
Alessio e Simone in un frame di un video tratto da You Tube

Alessio e Simone in un frame di un video tratto da You Tube - You Tube

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A Portella della Ginestra, il comprensivo all’ingresso di Vittoria, aspettano Giovanni Allevi. Il compositore amato e controverso, a marzo visiterà il giardino della scuola ragusana. C’è una ragione: l’intero spazio verde, che accoglie e si snoda per tutta la scuola, è stato dedicato ai piccoli Alessio e Simone D’Antonio, i due cuginetti di Vittoria travolti e uccisi dalla folle corsa di un suv, lo scorso 11 luglio. Una tragedia che aveva scosso e commosso l’Italia.

Per loro gli alunni di tutta la scuola hanno suonato ed intonato “Angelo ribelle”, una suite per orchestra d’archi del pianista di Ascoli Piceno interamente arrangiata dagli insegnanti di musica. E quando Allevi lo ha saputo, raggiunto in uno dei suoi concerti a Catania dalla preside dell’istituto e da alcune suoi insegnanti, ha promesso che anche lui farà visita al giardino Alessio e Simone. «Da qui parte un messaggio di speranza: avere cura del Creato». Nasconde la commozione il dirigente scolastico Daniela Mercante. Sua l’idea di allestire uno spazio che non è solo un giardino «perché la memoria di quanto accaduto non vada perduta», ma anche «un luogo-simbolo per promuovere e difendere la vita».

A realizzarlo, tra gli altri, ci hanno pensato alcune ditte del luogo e l’Inner Wheel locale. Nei giorni scorsi l’inaugurazione alla presenza dei genitori Lucy, Valentina e i fratelli Toni e Alessandro che sono tornati nella scuola dove a settembre la campana avrebbe dovuto suonare anche per Alessio e Simone. Ad accoglierli tutti i bambini del comprensivo, autorità civili e militari e le maestre che hanno piantato rose e girasoli, i fiori preferiti dalle mamme dei cuginetti. «Coltivare le piante vuol dire coltivare la memoria per farla mantenere nel tempo», hanno detto le insegnanti. «Alessio e Simone hanno vissuto in amicizia l’uno per l’altro perché seppur piccoli ne conoscevano i valori». «Ognuno di noi è papà di questi due bambini», ha detto don Beniamino Sacco che ha benedetto le aree verdi sulle note di “Hope” (“Speranza”) di Allevi.

A giorni, da Roma, sono attesi i risultati dell’attività scientifica. Gli agenti hanno riprodotto le fasi che hanno preceduto l’impatto, simulando l’esatta velocità con cui procedeva il suv che ha travolto i piccoli. I filmati poi saranno messi a confronto tramite sistemi di ingegneria sofisticata: sarà la prima risposta alle indagini avviate in quella maledetta notte di luglio che ha segnato due famiglia ed una comunità. Intanto sulla tomba di Alessio e Simone due stelle di Natale bianche annunciano le prime festività senza i piccoli.

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