sabato 29 aprile 2017
Cresce la polemica sulle Ong e i salvataggi in mare. Una polemica che ha diviso il governo. Alfano: sto con il procuratore Zuccaro. Orlando dissente. E Gentiloni: senza Ong Italia più povera
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Cresce di giorno in giorno e non accenna a placarsi la polemica sulle Ong e i salvataggi in mare. Una polemica che ha diviso il governo. Il botta e risposta tra chi difende le organizzazioni umanitarie e chiede maggior chiarezza e chi invece sostiene la presa di posizione del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, si è infatti consumato proprio tra le stanze di Palazzo Chigi. Tra i ministri Orlando e Alfano. A scatenare la polemica, la dichiarazione di quest’ultimo. «Sto al 100% con Zuccaro» ha detto il titolare della Farnesina, Angelino Alfano, in visita a Taormina. A pochi chilometri dalla Procura che ha puntato il dito contro i salvataggi in mare e da giorni parla di possibili collusioni con i trafficanti, Alfano si è sentito in dovere di difendere a spada tratta il procuratore catanese che ha "sollevato il polverone". «Io do cento per cento di ragione al procuratore Zuccaro perchè ha posto una questione vera – ha spiegato Alfano – Tutti coloro i quali devono sapere sanno che questo rischio c’è. Ha il cento per cento di ragione lui. Sono degli ipocriti e dei sepolcri un pò imbiancati tutti quelli che si indignano a comando».

Immediata la replica del ministro della Giustizia, Andrea Orlando. «Se Alfano è convinto che il procuratore di Catania Zuccaro abbia ragione, c’è da chiedersi perché non si sia accorto del problema quando faceva il ministro degli Interni» ha detto. «Bisogna sostenere le inchieste – ha aggiunto – e poi trarre le conclusioni». Per Orlando, le parole del procuratore «hanno associato l’idea stessa delle Ong a una forma di criminalità. E questo è inaccettabile».

Ma è duro scontro anche tra il presidente del Senato, Pietro Grasso e Luigi Di Maio. Grasso, che da ex magistrato ha anche criticato le dichiarazione del procuratore di Catania - «bisogna parlare delle indagini solo quando sono concluse» - ha attaccato il grillino su Facebook, suggerendogli di studiare «storia, geografia e diritto». «Sei giovane.... ma faresti bene a ricordarti che a tutte le età si può e deve imparare». Di Maio, sempre sul web, aveva scritto che «Boldrini e Grasso prendono parte alla fiera dell’ipocrisia sulle Ong. La ridicola indignazione di questi giorni la ricordo, è la stessa di due anni fa, quando attaccavamo le cooperative che facevano business sull’immigrazione». «la stessa indignazione di due anni fa» per le cooperative «che facevano business sui migranti».

In mattinata, a Bruxelles, a toccare la questione Ong-migranti era stato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: «Penso che dobbiamo essere grati al lavoro che fanno le organizzazioni nel Mediterraneo e in tanti altri settori: senza il lavoro del volontariato l’Italia sarebbe più povera», ma, ha aggiunto, «se poi ci sono da parte della magistratura delle informazioni specifiche, credibili e attendibili non sarà certo il governo a contrastarle».

Per Antonio Sangermano, vicepresidente dell’Anm, «le dichiarazioni rese da Zuccaro sono certamente inopportune». «Un procuratore – ha aggiunto – deve parlare solo in funzione ad atti fondati su concreti elementi di prova». Mentre per Lorenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare Democrazia Solidale-Centro Democratico alla Camera, la polemica «è sintomo di impazzimento generale del sistema».

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