lunedì 10 maggio 2021
Approdate oltre 10 imbarcazioni. La ministra dell'Interno Lamorgese alla Ue: prima dell'estate un meccanismo europeo di ricollocamento. L'Oim: 500 morti annegati nel 2021
Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa

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Più di duemila persone messe in mare in meno di due giorni. Per sfidare il governo di Tripoli e per ricattare l’Europa. La mossa dei clan non si è fatta attendere. Almeno due i naufragi, con una trentina di morti, mentre nel Mediterraneo Centrale non c’è alcuna nave di soccorso, né civile, né militare.

La scarcerazione del boss Abdurahman al-Milad “Bija” (qui i particolari), promosso al grado di maggiore della Guardia costiera libica a Zawyah, anziché calmare le acque ha galvanizzato i trafficanti, che proprio dalla fascia costiera tra Zawyah, Zuara e Tripoli hanno moltiplicato le partenze. E sul conto di Bija emergono altre imbarazzanti conferme riguardo i contatti riservati con le autorità italiane.

Sono proseguiti infatti per tutte le giornate di domenica e di lunedì gli sbarchi di migranti a Lampedusa: in due giorni 2.128 persone. A centinaia hanno trascorso la notte all'addiaccio, sulla banchina, mentre diverse centinaia sono state trasferite nell'hotpost e poi verranno destinati alle navi quarantena.

Un test anti covid, precisa il primo cittadino citando fonti del Viminale, sarebbe già risultato positivo facendo scattare l'isolamento.

I migranti sono quasi tutti uomini, ma ci sono diverse donne, alcuni bambini e anche una neonata.

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa

Intanto Alarm Phone continua a lanciare l'allarme sui viaggi della speranza. Domenica l'ha fatto a più riprese. "Ci sono 3 imbarcazioni in zona Sar maltese, in posizioni ravvicinate. Una operazione di soccorso può mettere in salvo 231 persone. Le autorità sono informate, devono agire subito!", segnala in un tweet la rete di attivisti. Poco dopo manda un altro Sos: "97 persone in pericolo vicino Lampedusa! Abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo. Le persone dicono che sono in mare da 2 giorni, sono esauste e hanno finito carburante, cibo e acqua".

I migranti riportati in Libia finiscono in prigione

Solo domenica «circa 600 persone sono state riportate a Tripoli e a Zawiyah dalla guardia costiera libica, tra cui molte donne e bambini», informa l’Acnur. Tutti i naufraghi «sono stati posti in detenzione» conclude un tweet dell’agenzia Onu riferendosi ai campi di prigionia. Al 5 maggio, secondo i dati dell’Alto commissariato per i rifugiati, 6.060 migranti e profughi sono stati registrati come intercettati in mare dai guardacoste libici. A strappare il velo d’ipocrisia sulle relazioni con la Libia è stato Filippo Grandi, capo di Unhcr-Acnur, secondo cui in linea di principio «non ci sarebbe nulla di sbagliato nel rafforzare la guardia costiera libica se il sostegno fosse finalizzato a interventi efficienti e secondo sani principi». Invece le persone «intercettate dalla guardia costiera libica – ha aggiunto –, vengono riportate in Libia. Finiscono in un sistema di abusi dove nulla funziona, e allora non ci siamo, non è giusto».

Meccanismo europeo di collocamento​

Il dossier migranti torna così in cima all'agenda di governo. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha sentito il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Allo studio c'è la formazione di una cabina di regia con gli altri ministeri competenti come Farnesina, Difesa e Trasporti, anche in vista dell'estate.

Lunedì c'è stato un colloquio telefonico tra il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e il Commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson. Lamorgese, scrive l'Ansa, ha spiegato che l'obiettivo immediato dell'Italia, in attesa della definizione del Patto su immigrazione ed asilo, è attivare entro l'estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei disponibili per il ricollocamento delle persone soccorse in mare. Johansson ha ringraziato l'Italia per il suo impegno nella gestione dei flussi ed ha riconosciuto che l'Europa deve dare un segnale di solidarietà.

Monta, intanto, la polemica politica. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ritiene "necessario" un incontro con il premier, Mario Draghi, e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parla di "blocco navale". Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, non ci sta: "Il 'blocco navale' è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti". E ancora: "Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo 'gli italiani contro i migranti'". Pronta la replica del leader leghista, che ha scambiato alcuni messaggi con la titolare del Viminale: "Sbarcano 1.200 clandestini in un giorno, ma per il sindaco è colpa di Salvini. Non sta bene".

Il Viminale: 12.894 arrivati nel 2021, il triplo dello stesso periodo del 2020​

Dall'1 gennaio a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 12.894 migranti, il triplo rispetto ai 4.184 dello stesso periodo dell'anno scorso. Secondo l'ultimo aggiornamento (alle 8 di oggi) del report quotidiano online del ministero dell'Interno, dei 3.881 arrivi di maggio, più della metà (2.146) si sono concentrati negli ultimi due giorni. Sulla base di quanto dichiarato in fase di identificazione, il
13% dei migranti sbarcati quest'anno è originario della Tunisia, il 10% della Costa d'Avorio, il 9% del Bangladesh e il 7% della Guinea. I minori stranieri non accompagnati sbarcati dall'1 gennaio al 3 maggio sono 1.373, a fronte dei 4.687 arrivati in tutto il 2020.

L'Oim (Onu): 500 morti annegati dall'inizio dell'anno

Almeno cinque persone, quattro uomini, una donna e un bambino, sono annegate quando una imbarcazione che trasportava 45 migranti diretti in Europa si è ribaltata al largo della Libia. Lo ha fatto sapere Safa Msehli, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), precisando che l'incidente si è verificato domenica. I pescatori, ha spiegato, hanno portato in salvo 40 persone, riportandole a riva. Nella giornata di domenica, ha dichiarato su Twitter, "più di 700 migranti sono stati intercettati al largo della Libia dalla guardia costiera". I profughi sono stati portati nei sovraffollati centri di detenzione, dove l'agenzia teme ulteriori minacce alle loro vite e violazioni dei loro diritti, ha sottolineato.

E purtroppo sempre dall'Oim arriva un report che parla già di 500 persone annegate nel Mediterraneo mentre cercavano di arrivano in Europa attraversando il Mediterraneo. "Siamo preoccupati che sempre più persone intraprendano questo viaggio pericoloso e la perdita di vite umane è intollerabile. Finora almeno 500 persone sono annegate nel Mediterraneo centrale quest'anno rispetto ai circa 150 morti registrati nello stesso periodo" del 2020: lo ha detto all'Ansa Safa Msehli, una portavoce dell'Oim, l'Organizzazione
mondiale per le migrazioni con sede a Ginevra. "Gli Stati non possono ignorare le proprie responsabilità e obblighi ai sensi del diritto internazionale. Abbiamo bisogno di più mezzi guidati dallo Stato per la ricerca e il soccorso nel Mediterraneo", ha aggiunto la portavoce .

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