giovedì 29 febbraio 2024
L'annuncio di limitazioni sulle valigie, fatto appena ieri, è stato bloccato dopo le proteste delle associazioni dei consumatori. Ecco cosa sta succedendo
Un Freccia Rossa

Un Freccia Rossa - Ansa

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«Alla luce di alcune richieste, anche da parte di associazioni dei consumatori, Trenitalia comunica che ha deciso di sospendere l’applicazione, a partire dal 1 marzo, del regolamento sul trasporto di bagagli, monopattini e biciclette a bordo treno». Una nota stringata che racconta un dietrofront sul filo di lana quella di Trenitalia pubblicata poco fa. Insomma, per ora sono sospese le misure annunciate, in «segno di attenzione verso le associazioni dei consumatori» che avevano protestato per la decisione.

Bagagli a pagamento, una questione che non dovrebbe essere vista come una novità. Ai più attenti non sarà sfuggito che salendo su un vecchio tram (laddove sferragliano ancora, e come sferragliano lungo lo Stivale...) si trova un apposito spazio misuratore bagaglio. Così dicasi per vecchie carrozze delle (poche) metro italiche. Un limite al numero dei bagagli o pagare il biglietto per una valigia ingombrante in sovrannumero può leggersi come una delle tante gabelle che dobbiamo sopportare. Ma il pagamento del bagaglio è spesso, a torto o ragione, stato applicato.

Non avrebbe dovuto scandalizzare più di tanto, quindi, la decisione di Fs di mettere, da domani, un limite alle valige che sarebbe stato consentito portare sulle Frecce. Limite stabilito in un massimo di due bagagli a testa. La disposizione di Trenitalia ora sospesa prevedeva che la somma delle dimensioni totali del bagaglio (lunghezza + larghezza + profondità), inclusi tasche, ruote e manici, non deve essere superiore a: 161 cm, di cui ognuna non superiore a 80 cm, in 2^ classe/Standard/Premium; 183 cm, di cui ognuna non superiore a 120 cm, in 1^ classe/Business/Executive. Sci, carrozzine, passeggini, strumenti musicali, biciclette (tutte le tipologie, purché smontate e/o pieghevoli) e monopattini elettrici possono essere trasportati in aggiunta al numero di bagagli consentito. Nel caso di sci, carrozzine, passeggini e strumenti musicali, la somma delle dimensioni totali non deve però essere superiore a 200 cm (lunghezza + larghezza + profondità). Ovviamente i bagagli vanno posizionati negli spazi dedicati (mai vicino alle porte, nei vestiboli e nei corridoi.

Chi non avesse rispettato queste nuove regole avrebbe dovuto pagare una “multa” di 50 Euro e, soprattutto, avrebbe dovuto scaricare i bagagli alla prima stazione. Una decisione contestata e poi sospesa ma, a ben pensarci, oggi le compagnie aeree chiedono sempre un bel surplus per le valige in eccesso. Anzi, per quelle non rispondenti alle misure (mignon?) indicate oltre alla spesa è previsto pure l’imbarco in stiva, con la successiva perdita di tempo dell’attesa dello scarico, per non parlare dei danni che talvolta si registrano durante questi passaggi… E sempre a ben pensare, poi, i treni Av sono concorrenti - spesso più veloci su determinate tratte - degli aerei. Dai noi va già bene che vi accediamo (ancora per quanto?) senza dover passare i controlli dei metal detector e portandoci le nostre bibite senza doverle gettare come accade fuori Europa.

La maggior parte delle compagnie ferroviarie europee non ha una politica rigida sui bagagli: di solito i passeggeri possono portare più di una valigia sul treno, se sono in grado di sollevarla e trasportarla. Strumenti musicali, attrezzature sportive e animali domestici sono ammessi sulla maggior parte dei treni, ma di solito le dimensioni sono limitate. Alcuni vettori e alcuni convogli non hanno molto spazio per i bagagli, quindi le compagnie limitano il numero e le dimensioni dei bagagli che ogni passeggero può portare. Dinamiche non differenti anche nell’emergente trasporto sulle lunghe distanze in autobus. Ad esempio è possibile imbarcare un bagaglio aggiuntivo su Flixbus, a patto che questo rientri nelle dimensioni massime per il bagaglio da stiva (80cm x 50cm x 30cm e 20kg). Il prezzo del bagaglio extra sarà di 3,99 euro in caso di prenotazione contemporanea al biglietto, o 6 euro se chiesto successivamente.

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