giovedì 7 novembre 2019
La notizia diffusa dalla Croce Rossa, di cui era presidente della sezione femminile. Vedova di Amintore, tra i fondatori della Dc, è stata partigiana, fotografa e scrittrice
Maria Pia Fanfani (Fotogramma)

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Viandante, per incontrare di persona occhi e cuori di chi aveva di meno. Quasi un secolo – tra qualche giorno avrebbe compiuto 97 anni – vissuto senza mai fermarsi con la sua inseparabile macchina fotografica. «Se tu mandi qualcuno, i tuoi piedi riposano, se vai tu è il tuo cuore che riposa», amava dire Maria Pia Fanfani, morta oggi a Roma. Scrittrice, fotografa, staffetta partigiana, dedicò praticamente tutta la sua vita agli ultimi anche grazie alla sua lunga partecipazione nella Croce rossa Italiana, di cui nel 1983 divenne presidente del Comitato nazionale femminile, carica che ricoprirà fino al 1994.

Nata a Pavia e penultima di sette figli, Maria Pia Tavazzani si era trasferita a Milano a 16 anni per poi cominciare a lavorare nell’azienda tessile di famiglia dove promosse la costruzione di abitazioni per gli operai. Nel 1942 sposa Giuseppe Vecchi e fonda l’associazione "First help". Partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana del fratello Attilio e aiuta alcuni ebrei a scappare in Svizzera: catturata dai tedeschi, riesce a fuggire. Il suo impegno a favore degli indigenti continuerà anche dopo la guerra, dando loro cibo, vestiario e televisori perché uscissero dall’emarginazione sociale. Dopo essere rimasta vedova, sposa nel 1975 Amintore Fanfani, tra i fondatori della Dc e presidente del Consiglio. La loro fu un’unione durata 24 anni, fino alla morte del politico.

Ma è soprattutto per il suo impegno a favore degli ultimi che Maria Pia Fanfani viene ricordata, quando partiva per documentare e portare aiuti in tutto il mondo: Vajont, Mali, Grecia, Colombia, Armenia, Somalia, Serbia, Rwanda, solo per citarne alcuni. Cruciale per lei fu l’incontro con Madre Teresa di Calcutta che la esortò a disfarsi dei gioielli per dar seguito alle sue opere umanitarie; lady Fanfani non se lo fece ripetere affidando perciò la vendita dei suoi ori alla Casa d’Aste Sotheby’s. «Continuerò a camminare con quanta forza avrò incontro a chi ha bisogno di me per sconfiggere l’indifferenza, l’arroganza, l’ingiustizia, e per seminare la pace. Rinuncerò a essere viandante solo quando Dio lo vorrà», è la frase che amava rispondere a chi le chiedeva ormai ultra ottantenne quando avesse intenzione di "andare in pensione".

«La dimensione internazionale del suo impegno ha fatto onore all’Italia», dice perciò il senatore Pier Ferdinando Casini. Dall’Udc invece, il presidente Antonio De Poli e il segretario nazionale Lorenzo Cesa ne ricordano l’impegno per gli altri e la dedizione alla solidarietà e «la preziosa testimonianza» nel promuovere gli ideali di giustizia sociale. Ieri, accanto al cordoglio di tutta la politica, è arrivato quello della Croce Rossa di cui fu membro per tanti anni anche ricoprendo incarichi internazionali. «Maria Pia è stata un sicuramente un grande punto di riferimento per tutti e una donna di profonda generosità, un esempio, un modello da seguire», dice il presidente Cri Francesco Rocca, mentre sul sito dell’associazione è apparso questo messaggio di cordoglio: «La sua scomparsa rappresenta una perdita per tutta l’associazione. Il nostro impegno è quello di trasmetterne la memoria come esempio anche per le nuove generazioni».

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