martedì 27 giugno 2023
Per fine anno verrà posata la prima pietra del nuovo polo delle facoltà scientifiche nell’area che ha ospitato Expo 2015Apertura prevista nel 2026. Il progetto firmato dallo studio di Carlo Ratti
A Mind, nell'ex area Expo, il campus Stemdella Università Statale di Milano

A Mind, nell'ex area Expo, il campus Stemdella Università Statale di Milano

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Il nuovo campus dell’università Statale nell’ex area Expo non è più un miraggio. L’annuncio è stato dato ieri dall’ateneo: a fine anno sarà posata la prima pietra del nuovo polo delle facoltà scientifiche della Statale a Mind, e l’inaugurazione è prevista nel 2026. Una bella notizia, dopo gli inevitabili rallentamenti provocati dalla pandemia e dalla fase post Covid (quando il progetto è stato annunciato si parlava del 2019 come data di inizio lavori e del 2023 come conclusione...). L’obiettivo, adesso, è che tra meno di quattro anni il nuovo campus possa finalmente aprire e ospitare una comunità di oltre 23mila persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale, in un’area di 35mila metri quadrati di laboratori più altri 18mila mq per la didattica. Ma soprattutto saranno disponibili 1.100 posti letto in strutture residenziali, 400 dei quali per studenti in possesso di borse di studio, 600 per gli altri studenti (altra buona notizia in epoca di affitti alle stelle e alloggi introvabili) e un centinaio ad uso foresteria. E, infine, altri 5.500 mq di area verde lungo il vecchio Decumano da destinare all’orto botanico, agli impianti sportivi, ai nidi aziendali e alle residenze. La porta di accesso al campus sarà il Learning Center, una biblioteca con 1.700 posti aperta a studenti e cittadini.

Questi i numeri principali forniti ieri dall’ateneo, che ha annunciato l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione della concessione trentennale a Lendlease per la gestione di quella che, dal 2026, sarà la nuova sede delle Facoltà scientifiche dell’università degli Studi. Oltre alla concessione, il cda della Statale ha deliberato anche il contratto di compravendita dei terreni: Statale e Arexpo renderanno quindi definitivo il contratto preliminare, siglato nel 2019, che prevedeva l’acquisizione da parte dell’Università dell’area all’interno di Mind per 13 milioni.

Il progetto, firmato dallo studio Carlo Ratti Associati, si ispira alle vecchie corti universitarie in un omaggio alla tradizione milanese e, in particolare alla Ca’ Granda, storica sede centrale dell’Università degli Studi: una serie di chiostri e passerelle lungo tutto il nuovo quartiere favorirà gli scambi con le realtà scientifiche già presenti quali Human Technopole, il nuovo Ircss ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e Federated Innovation.

Spazio anche alla sostenibilità, una parola ormai chiave di tutti questi grandi progetti: saranno impiegate infatti solo fonti energetiche rinnovabili, come ad esempio i 18 pozzi di presa d’acqua di falda presenti nel sito, quattro dei quali saranno destinati al nuovo campus, per il recupero energetico mediante scambio termico.

Tutta l’operazione si integra, prosegue la nota dell’ateneo, in un quadro di sviluppo complessivo che comprende la riqualificazione delle altre sedi a Città Studi - a breve partiranno i lavori di ristrutturazione dell’area tra via Celoria e via Mangiagalli che ospiterà il campus dei Beni culturali, primo insediamento del polo umanistico nel quale saranno anche presenti corsi di studio di area economica, politica e sociale - e, fuori Milano, il polo veterinario di Lodi e il polo Unimont di Edolo. Per il rettore della Statale Elio Franzini «oggi si segna un passaggio decisivo e concreto per l’avvio dei lavori del nuovo campus che, con il suo carattere a vocazione scientifica e la valorizzazione di Città Studi come nuovo polo umanistico dell’ateneo, ridisegnerà i confini della Statale e quelli universitari della città di Milano». L’amministratore delegato di Arexpo, Igor De Biasio, ha aggiunto che «si tratta anche di un importante segnale di ripresa del nostro Paese: gli investimenti a Mind superano infatti complessivamente i 4 miliardi di euro e sono in grande parte destinati a ricerca e innovazione». E per Andrea Ruckstuhl, Head of Continental Europe di Lendlease, questo nuovo campus «sarà un motore di sviluppo economico e un polo di attrazione di giovani talenti».

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