mercoledì 3 marzo 2010
Operazione della Guardia di finanza di Milano. Tra le persone colpite dal provvedimento anche soggetti ritenuti essere appartenenti ai servizi segreti iraniani.
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La Guardia di Finanza ha annunciato oggi l'arresto di nove persone, tra cui quattro presunti membri dei servizi segreti iraniani, accusate di un traffico di armi verso l'Iran. Gli arresti sono avvenuti in diverse città, tra cui Milano, Torino e Roma, dice la Gdf. Cinque degli arrestati sono italiani, uno dei quali residente in Svizzera. Uno degli italiani, dicono fonti investigative, è un avvocato di Torino che aveva una società di import-export di armi.«Durante la notte, il Nucleo di Polizia Tributaria di Milano... ha dato esecuzione (nelle province di Milano, Torino, Roma, Piacenza, Treviso, Varese, Brescia, Verbania, Viterbo e Padova) a 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili del reato di associazione a delinquere finalizzata all'illecita esportazione verso l'Iran, in violazione del vigente embargo internazionale, di armi e sistemi militari di armamento, con l'aggravante della transnazionalità», dice un comunicato del Comando provinciale di Milano delle Fiamme Gialle.«I soggetti iraniani sono ritenuti essere appartenenti ai servizi segreti di quel Paese». In precedenza, fonti investigative avevano detto che due degli iraniani risultavano latitanti. Il comunicato della Gdf dice che due degli iraniani sono residenti a Torino e a Roma, ma non specifica dove risiedano gli altri due.Le indagini, dice la Finanza, sono iniziate nel giugno del 2009 e avrebbero permesso «di svelare un'organizzazione criminale che è riuscita ad esportare in Iran materiale bellico, anche attraverso triangolazioni con Paesi terzi». Secondo i militari, le indagini - condotte anche grazie alla collaborazione delle autorità di Regno Unito, Svizzera e Romania - hanno consentito di interrompere "forniture di apparecchi ottici di precisione (1.000), di produzione tedesca, e di giubbotti autorespiratori da immersione (120), destinati ad armamenti militari". Ma anche l'esportazione di proiettili traccianti e di esplosivi.
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