martedì 21 settembre 2010
«Da quando sono stato nominato alla presidenza dello Ior mi sono sforzato, insieme al direttore generale, dottor Paolo Cipriani, di affrontare i problemi per i quali oggi vengo indagato, dedicandomi a tempo pieno alla risoluzione degli stessi». Così il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, ha commentato la notizia di essere stato iscritto al registro degli indagati dalla Procura di Roma per «omissioni legate alla violazione delle norme antiriciclaggio».
- Nota della Segreteria di Stato: perplessi e meravigliati, massima fiducia nei vertici
- Drammatizzazione offensiva e inspiegabile di Marco Tarquinio
COMMENTA E CONDIVIDI
«Da quando sono stato nominato alla presidenza dello Ior mi sono sforzato, insieme al direttore generale, dottor Paolo Cipriani, di affrontare i problemi per i quali oggi vengo indagato, dedicandomi a tempo pieno alla risoluzione degli stessi». Lo ha detto il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi raggiunto telefonicamente dall'agenzia di stampa Adnkronos. «Mi sento profondamente umiliato - ha continuato - per quanto sta accadendo e non intendo aggiungere null'altro».Oggi il presidente Gotti Tedeschi, insieme con il direttore generale Paolo Cipriani, è stato iscritto al registro degli indagato dalla Procura di Roma per la presunta violazione di un decreto del 2007 sulla prevenzione del riciclaggio. Mentre la Guardia di Finanza ha sequestrato, in via preventiva, 23 milioni di euro dello Ior depositati su un conto del Credito Artigiano Spa.La Segreteria di Stato vaticana ha sottolineato in una nota che «i dati informativi necessari sono già disponibili presso l’ufficio competente della Banca d’Italia», e che «operazioni analoghe hanno luogo correntemente con altri istituti di credito italiani».  Quanto poi alle somme poste sotto sequestro, da Oltretevere si è rimarcato che si tratta semplicemente «di operazioni di giroconto per tesoreria presso istituti di credito non italiani il cui destinatario è il medesimo Ior».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: