mercoledì 31 agosto 2016
Avviate diverse raccolte: soldi in arrivo pure dai cinesi Ma c'è anche chi interviene con strutture e specialisti.
COLDIRETTI «Stalle lesionate. Si dorme in auto vicino agli animali»
BASTA POLEMICHE Perché la catena di solidarietà è importante (Paolo Massobrio)
 Imprese e lavoratori insieme
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Il fiume della solidarietà pro terremotati va ingrossandosi di giorno in giorno. Meglio, però, mettere qualche argine per evitare che gli aiuti arrivino in modo confuso e ridondante. A Rieti sono già arrivate tonnellate di beni materiali: cibo, vestiario e altri generi di prima necessità. Non serve altro, in questo momento. Lo strumento di generosità più efficace resta quindi quello della raccolta di denaro, che può essere utilizzato in loco per acquistare o finanziare ciò di cui si sente davvero il bisogno.  La Cei, tramite la Caritas, promuoverà una Colletta nazionale domenica 18 settembre in tutte le chiese. Ma si può donare anche attraverso bonifico al conto corrente indicato in questa pagina, oppure direttamente sul sito della Caritas. Prosegue anche la raccolta istituzionale della Protezione civile: per partecipare basta inviare un sms al numero 45500. La quota ha già sfondato i 10 milioni di euro. Le iniziative solidali in queste ore si moltiplicano, anche attraverso l’unione delle forze: Cgil, Cisl e Uil, insieme a Confindustria, hanno deciso di attivare un 'Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia', in cui confluiranno i contributi volontari di tutti i lavoratori sul territorio nazionale, nella misura di un’ora di lavoro. Da parte loro, le imprese verseranno una cifra equivalente per ogni dipendente. A ottobre sindacati e industriali faranno il punto per decidere la destinazione della somma raccolta, che sarà comunque finalizzata al sostegno di servizi o strutture di pubblica utilità. Con due punti fermi: garantirne un rapido utilizzo e sincerarsi che i fondi finiscano in buone mani. Una colletta è stata avviata anche dall’Ordine dei chimici di Lazio, Umbria, Abruzzo e Molise. La generosità arriva pure da chi certe tragedie le ha vissute sulla sua pelle, come la Cina. Ieri l’ambasciatore Li Ruiyu ha consegnato alla Croce Rossa Italiana 100 mila dollari da parte della Cri cinese, più altri 100 mila euro da parte della Associazione delle imprese cinesi in Italia. E ancora, la comunità cinese in Italia ha a sua volta avviato una raccolta fondi al suo interno, mettendo insieme finora 42 mila euro. «Possiamo provare lo stesso sentimento, lo stesso dolore del popolo italiano, perché anche la Cina ha subito molti terremoti – ha spiegato l’ambasciatore –. Ricordiamo benissimo che dopo il terremoto del 2008 in Sichuan l’Italia ha subito offerto assistenza al popolo cinese mandando subito un gruppo di medici e un ospedale». Da Pechino potrebbero arrivare anche aiuti in termini di esperienza: «Non abbiamo idea di quanto la Cina sia avanti sulla organizzazione della risposta alle emergenze » ha sottolineato Francesco Rocca, presidente della Cri italiana, aggiungendo che le offerte in questi giorni arrivano da tutto il mondo: «Siamo già oltre i due milioni di euro». Denaro, dunque, ma non solo. C’è chi si sta già muovendo in modo mirato. Come la Copagri, che dopo aver inviato nel- le prime ore 10mila litri di latte, pasta e coperte, sta seguendo da vicino i suoi associati coltivatori e allevatori. «Stiamo portando aiuto concreto e attrezzature a chi ha perso tutto» ha spiegato il presidente Franco Verascina, che segue l’evolversi della situazione da una cabina di regia allestita a Roma presso la sede nazionale. Dall’Emilia la Cpl, azienda che fu pesantemente colpita dal sisma del 2012, fa sapere di voler inviare in Centro Italia 22 container autobloccanti. «Un atto doveroso di riconoscenza e di gratitudine a chi allora ci fu vicino – spiegano dall’azienda emiliana –, sentiamo la necessità di esprimere oggi una solidarietà concreta, pur nel difficile momento che la cooperativa sta attraver- sando». Non solo. La Cpl ha invitato tutti i soci e dipendenti a donare anche un contributo in denaro, attivando un conto corrente dedicato. L’Anci Lombardia, in attesa di stabilire le modalità della sua raccolta fondi, ha annunciato un intervento diretto. Il presidente Roberto Scanagatti ha detto che «al di là delle donazioni, i Comuni lombardi vogliono agire fattivamente anche con altri progetti: stiamo valutando l’invio di moduli per la realizzazione di una scuola». Movimenti sul fronte medico: l’Associazione medici diabetologi attiverà nelle zone colpite dal terremoto una linea telefonica che permetterà ai malati di dialogare direttamente con gli esperti, mentre un camper presidierà il territorio fornendo prestazioni specialistiche. Una volta passata l’emergenza, si penserà ad allestire un’adeguata rete assistenziale sul lungo periodo. In campo anche San Marino, che ha già preso contatto con Marche e Lazio per far fronte a eventuali necessità trasfusionali. La Protezione civile del piccolo stato è pronta ad inviare anche tecnici specializzati, sulla base delle richieste che arriveranno dai colleghi italiani.
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