giovedì 20 aprile 2023
Oltre 2mila le prestazioni garantite, si parte dal primo gennaio 2024 per la specialistica ambulatoriale e ad aprile 2024 per la protesica. Il ministro Schillaci: «Una svolta»
I Lea sbloccati dopo sei anni: che cosa significa e perché è una svolta

Ansa

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Che per la sanità italiana si tratti di una svolta è scritto nel tempo trascorso perché ci si arrivasse: dopo sei interminabili anni di attesa, ieri è stato finalmente approvato il decreto che aggiorna il tariffario sui nuovi Livelli essenziali di assistenza (i cosiddetti Lea), ossia i livelli minimi di assistenza che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire ai cittadini. Una mossa che, in buona sostanza, rende applicabili gli stessi Lea, fermi dal 2017 nel limbo dei rimpalli tra i governi (che hanno provato a più riprese a chiudere la partita) e le Regioni (che hanno sempre considerato insufficienti le risorse messe a disposizione da Roma).

A intestarsi esplicitamente il merito dell’operazione è il ministro della Salute Orazio Schillaci: «In sei mesi siamo riusciti a sbloccare una situazione ferma da sei anni, che ci consegnava in molte regioni, prestazioni ambulatoriali obsolete. Sei anni è un lasso di tempo inaccettabile per un paese moderno quale è l’Italia» ha spiegato ai giornalisti, ricordando le tante volte «in cui sono venuto qui al ministero da rettore, da preside, da presidente di un’associazione. Ero sicuro che il giorno dopo si sarebbe fatto e invece sono dovuto diventare ministro per vederlo realizzato». Ma, rivendicazioni politiche a parte, il decreto tariffe che ha incassato il via libera della Conferenza Stato-Regioni ha i numeri per incidere concretamente sulla vita quotidiana di milioni di cittadini: dagli esami genetici alle terapie oncologiche all’avanguardia fino alle protesi altamente tecnologiche, le nuove prestazioni (che prima avevano carattere quasi “sperimentale”, oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero) sono oltre 400 – si passa da 1.702 a 2.108 – e da oggi possono essere erogate in ambito ambulatoriale.

L’applicazione dei nuovi Lea avrà una tempistica distinta: dall’1 gennaio 2024 saranno applicate le tariffe della nuova assistenza specialistica ambulatoriale e dall’1 aprile 2024 quelle dell’assistenza protesica. Ci saranno, ha detto Schillaci, «tante opportunità nuove che prima non c’erano» e, soprattutto, saranno «opportunità per tutti», sull’intero territorio nazionale, perché l’obiettivo è «garantire a tutti i cittadini le stesse nuove prestazioni, superando dunque le diseguaglianze tra le Regioni». E se è vero che il Ssn «ha viaggiato a diverse velocità» il ministero assicura che vigilerà sull'applicazione dei nuovi Lea. Per questi ultimi sono stati previsti 402 milioni di euro, ma sul fronte delle risorse Schillaci si dice ottimista: «Da domani – ha spiegato – parte un tavolo di monitoraggio con il ministero dell’Economia e valuteremo eventuali nuovi fondi e anche nuove prestazioni da aggiungere. Se emergesse cioè la necessitò di una maggiore spesa per i Lea rispetto alla somma stanziata, maggiore spesa che qualcuno quantifica in 200 milioni, vi faremo fronte». La prospettiva è inoltre quella di arricchire ancora i nuovi Lea con ulteriori voci. Di sicuro, secondo le intenzioni di Schillaci, le prestazioni sanitarie garantite dal Ssn dovranno essere aggiornate al passo con gli avanzamenti scientifici.

L’approvazione del decreto tariffe è stata anche l’occasione per fare il punto sul finanziamento complessivo della sanità. Nessun taglio, ha ribadito il ministro. «Qualcuno scrive che questo governo ha tagliato le spese per il 2024, 25 e 26. Ma il Def pubblicato e che si riferisce tra l’altro alla spesa e non al Fondo sanitario – ha spiegato ancora Schillaci – è uguale a quello dell’aprile 2022 che assegnava il 6,3% e il 6 ,22% sul Pil. Esattamente come quest’anno”. Ed ancora: «Non è nel mio costume fare polemiche inutili, ma andando a usare il parametro della spesa pubblica sul Pil, quest’anno siamo al 6,8% ed è il valore più alto dal 2011, tolto ovviamente l’anno del Covid. In assoluto, abbiamo distribuito 136 miliardi. Anche io vorrei avere 50 miliardi da mettere sulla sanità ma è impensabile in un anno avere 50 miliardi. E chi poteva in passato – ha concluso il ministro – non lo ha fatto».

Le nuove prestazioni

Ecco, nello specifico, una prima mappa delle prestazioni che saranno erogate d'ora in poi in ambito ambulatoriale.

ATTIVITÀ DIAGNOSTICA: si introducono prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia e malattie rare (ad esempio per le malattie metaboliche) a beneficio di persone fragili. Via libera anche a nuova diagnostica per immagini in grado di consentire diagnosi più rapide ed affidabili, come l'Angio RM per vari distretti. Inoltre si introduce la enteroscopia con microcamera ingeribile per i casi di sanguinamento: si tratta di una metodologia che fa uso di videocapsule monouso che è indicata in quei casi di difficile esplorazione dell'intestino. Arriva anche la 'sedazione cosciente' per i pazienti sottoposti a endoscopie e biopsie per garantire esami indolori e confortevoli. Nuovi test per la tutela della gravidanza e del nascituro.

GENETICA: è definito un elenco di patologie per le quali è necessaria l'indagine genetica. Inoltre, viene introdotta la consulenza genetica per coloro che si sottopongono ad una indagine. Per i tumori, sono introdotte tecniche molecolari per evidenziare, in corso di biopsia o di intervento chirurgico, stati mutazionali per una migliore caratterizzazione.

ADROTERAPIA: introdotto un nuovo tipo di radioterapia assolutamente innovativa che si avvale degli ioni carbonio o dei protoni per il trattamento di alcuni tumori.

RIABILITAZIONE: nuova rieducazione individuale del linguaggio; rieducazione motoria mediante apparecchi di assistenza robotizzati ad alta tecnologia.

ASSISTENZA PROTESICA: tra le prestazioni previste rientrano gli ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adaEate per persone con gravissime disabilità); apparecchi acustici a tecnologia digitale; attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, sollevatori, carrelli servoscala per interni, arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo.

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: erogazione omogenea su tutto il territorio delle prestazioni incluse nei Lea.

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