martedì 20 maggio 2025
Sentiti in contemporanea a Pavia l’ultimo l’indagato e, come testimone, il fidanzato già condannato per lo stesso omicidio di Chiara. L'interrogatorio al fratello della vittima a Mestre
Andrea Sempio

Andrea Sempio - Ansa

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Sliding doors nelle aule dei tribunali di Pavia e nella caserma dei carabinieri di Mestre. Oggi pomeriggio alle due sono stati convocati in contemporanea, Andrea Sempio, indagato per omicidio nell’attuale procedimento sull’omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi, condannato a sedici anni per lo stesso delitto di Garlasco, oggi in semilibertà, e Marco Poggi, fratello di Chiara e amico di Sempio che, come peraltro lo stesso Stasi, sarà sentito in qualità di testimone. Sempio e Stasi si incroceranno a Pavia, mentre Marco Poggi viene sentito a Mestre, dove vive e lavora. Un accorgimento, quello di convocare nuovo indagato, precedente condannato e parente della vittima nello stesso tempo (benché separatamente, ovvio), con il quale inquirenti e investigatori vogliono scongiurare il pericolo di una fuga di notizie che finisca col condizionare o inquinare gli interrogatori successivi. Ieri nella caserma dei carabinieri di via Moscova a Milano, sede del comando provinciale, si sono incontrati con i vertici del Nucleo investigativo, diretto dal colonnello Antonio Coppola, con il sostituto procuratore di Pavia Stefano Civardi e la pm Giuliana Rizza, la nuova pm (oggi in trasferta a Mestre), che è stata aggiunta al pool che comprende anche la pm Valentina De Stefano.

Un incontro per mettere a punto la lista delle domande che saranno fatte, in modo da evidenziare riscontri o contraddizioni nelle risposte che saranno fornite. Sempio, in quanto indagato, può avvalersi della facoltà di non rispondere. I suoi avvocati, Angela Taccia e Massimo Lovati, che non sono al corrente dei quesiti che saranno fatti al loro assistito, hanno a loro volta deciso di tenere coperte le loro carte. Non si sa quindi se l’indagato risponderà, se invece si avvarrà della facoltà di non rispondere (come aveva fatto sua madre, Daniela Ferrari, sentita per l’alibi del figlio), o se si riserverà di rispondere solo ad alcune domande, o, ancora, se presenterà una memoria difensiva.

Sul contenuto delle domande che verranno poste ai tre è presumibile ipotizzare che quelle a Sempio ruoteranno intorno al suo alibi, alle telefonate fatte nei giorni prima del delitto del 13 agosto 2007 a casa Poggi (dove Chiara era sola in casa, mentre la famiglia, fratello compreso, era in vacanza), e ai giorni in cui ha frequentato l’abitazione. Allo stesso Marco Poggi chiederanno conto sul fatto che abbia ricevuto contestualmente chiamate o messaggi da Sempio. Non ne ricevette. Ma queste sono cose che si sanno già, ed è evidente che gli investigatori abbiano altro; e che faranno altre domande di cui sanno già o presumono di avere le risposte. Durante questi mesi di indagine infatti sono state integralmente trascritte una seconda volta dai militari del Nucleo investigativo le intercettazioni che vennero effettuate all’epoca. Intercettazioni che sono state rilette alla luce delle parti che erano state registrate ma che non erano state trascritte nel corso dell’indagine precedente e che potrebbero aver fornito ora nuovi spunti investigativi. Altri elementi da vagliare potrebbero essere i rapporti tra Sempio e Marco Poggi, quelli con la stessa Chiara. Anche gli spazi della casa di via Pascoli che erano frequentati dal gruppo che si ritrovava a giocare alla play station, e che sono la scena del crimine, potrebbero essere oggetto di domande specifiche.

«Non abbiamo assolutamente idea di cosa verrà chiesto a Stasi, quello che possiamo dire è che risponderà a tutte le domande, come ha sempre fatto del resto», ha affermato invece il suo legale, Antonio De Rensis, che difende Stasi insieme alla collega Giada Bocellari. Interrogatori paralleli che ruotano attorno alla figura di Sempio (indagato in concorso per omicidio) e che segnano - ma questo si vedrà oggi -, se non un punto di svolta, un ulteriore passo nelle indagini, che nella scorsa settimana hanno avuto una forte accelerazione, con le perquisizioni eseguite a casa dell’indagato, della madre e di due suoi amici, con la roggia di Tromello dragata (dove sono stati repertati la testa di un martello, un’ascia, altro materiale da cantiere e un attizzatoio), e con l’affidamento degli incarichi ai periti in vista dell’incidente probatorio, che prevede il test del dna per gli amici di Sempio, per un amico di Stasi e per le cugine di Chiara Poggi, le gemelle Paola e Stefania Cappa.

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