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Carabinieri a casa di Andrea Sempio - Fotogramma
Perquisita la casa di Andrea Sempio a Voghera, quella dei genitori dello stesso indagato per l'omicidio di Chiara Poggi e quella di due amici dell'epoca di Sempio e del fratello di Chiara, Marco Poggi (Roberto Freddi Mattia Capra), quando frequentavano insieme la villetta in via Pascoli, a Garlasco, dove avvenne l'omicidio. L'unico indagato (in concorso con ignoti) in questa vicenda resta Sempio, e la perquisizione a casa degli amici è stata eseguita presso terzi.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, diretti dal colonnello Antonio Coppola, a cui sono state delegate le nuove indagini sul delitto di Garlasco per conto della procura di Pavia, stanno inoltre setacciando una zona tra una roggia e le campagne a Tromello, in Lomellina, in cui 18 anni fa sarebbe stata gettata l'arma del delitto, un attizzatoio da camino con l'impugnatura a forma di pigna, secondo quando dichiarato da un supertestimone sentito dagli investigatori.
Per quanto riguarda gli altri due ormai ex ragazzi amici che facevano parte del gruppo che si ritrovava a giocare la play station, sono stati perquisiti in quanto destinatari si una telefonata effettuata dall'attuale indagato il giorno dell'omicidio, il 13 agosto 2007. Sono stati sequestrati pc e dispositivi informatici.
Le operazioni sono scattate all’alba, quando gli investigatori si sono presentati nelle abitazioni per acquisire elementi utili all'inchiesta attraverso l'analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Presente anche la legale del 37enne indagato per omicidio in concorso, Angela Taccia. Allo stesso tempo sono state scattate le perquisizioni nella casa di famiglia dell'indagato e in quelle dei due amici. La mamma di Sempio, Daniela Ferrari, nelle scorse settimane è stata ascoltata come persona informata sui fatti, ma si era avvalsa della facoltà di non rispondere e aveva accusato un malore di fronte a una domanda che avrebbe indirettamente messo in discussione l'alibi del figlio il giorno dell'omicidio (basato sul fatto che fosse a casa quel mattino, fino a quando non è uscito con l'auto consegnatagli dalla madre per andare a Vigevano - il famoso scontrino del parcheggio conservato per un anno).
Gli investigatori stanno cercando "ogni elemento utile alle indgini", così nel decreto di perquisizione. Blitz che è scattato all'antivigilia dell'udienza di conferimento dell’incarico per l’incidente probatorio sul Dna disposto dalla gip Daniela Garlaschell, venerdì, in tribunale a Pavia.