lunedì 6 giugno 2022
La Procura di Verona lavora su due fronti: le molestie per i fatti sul treno e i disordini sulle rive del lago di Garda, per i quali si parla di rissa aggravata, danneggiamenti e tentata rapina
Molestie alle 16enni sul treno, 30 giovani sospettati

Ansa

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Sui fatti di Peschiera del Garda la Procura di Verona lavora a due inchieste parallele: la prima per le risse e i vandalismi in città e sulla spiaggia, la seconda per le molestie subite da almeno cinque ragazze sul treno di ritorno per Milano.

A tre giorni dal raduno sul Garda convocato attraverso il social media TikTok e durante il quale si è scatenata una maxirissa tra ragazzini, alcuni dei quali immigrati di seconda generazione, fanno un passo avanti le indagini sull'episodio peggiore che sarebbe avvenuto, in realtà, in seguito a quella serata e alla rissa. L'episodio delle molestie sul treno: la denuncia alla Polfer è arrivata da cinque ragazze tra i 15 e i 17 anni di Milano e Pavia, salite sul treno per tornare a casa dopo una gita a Gardaland. Hanno dichiarato di essere state accerchiate e molestate. Tra i sospettati una trentina di persone in tutto, la maggioranza sembra sia minorenne.

Gli accertamenti della squadra mobile di Verona vanno avanti: se cinque ragazze hanno presentato la denuncia, il numero di quelle che sarebbero state molestate sarebbe più alto, almeno il doppio. E sono anche stati rafforzati i controlli e le misure di sicurezza, sia a Peschiera sia sui treni da e per il Garda. Nei video ormai virali sui social si vedono gruppi di giovani invadere i binari della stazione di Peschiera, ma non è lì che sarebbero avvenute le molestie.

Nella denuncia le vittime hanno raccontato che le aggressioni sono avvenute sul treno regionale, bloccato dopo che qualcuno aveva azionato il freno di emergenza, e hanno riguardato, appunto, anche altre ragazze.

Non c'è ancora la certezza che i presunti molestatori facessero parte proprio del gruppo che ha generato i tafferugli durante il raduno. "Stiamo facendo accertamenti su tutti i fatti che possono avere risultanze penali", ha spiegato il neo dirigente della squadra mobile di Verona Carlo Bartelli, precisando che si sta "procedendo con una ricostruzione dei fatti avvenuti giovedì in spiaggia, nell'abitato di Peschiera del Garda e sul treno".

Va detto che anche domenica è rimasto operativo alla stazione di Peschiera e lungo le spiagge del lago il servizio rafforzato con agenti in antisommossa, impegnati a prevenire eventuali arrivi di malintenzionati. Sui social infatti erano circolati nei giorni scorsi post e video che annunciavano una "replica" nella località gardesana. Durante la maxi rissa di tre giorni fa si sono verificati anche furti ai bagnanti, oltre a danneggiamenti ad automobili e locali pubblici.

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