venerdì 23 febbraio 2024
Più di 60 gli eventi compresi nella candidatura della cittadina laziale e una prima grande mostra a partire da ottobre 2024, "Metamorfosi", inserita in questo triennio di esposizioni
Una veduta di Gaeta

Una veduta di Gaeta - Archivio

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Più di 60 gli eventi compresi nella candidatura di Gaeta a Capitale della cultura 2026 - la cittadina in provincia di Latina è una delle dieci finaliste - e una prima grande mostra a partire da ottobre 2024, Metamorfosi, inserita in questo triennio di esposizioni denominato Medusa, la cui simbologia sposa gli elementi marini e mitologici, considerata la forte connessione tra il mare e la cultura di questo territorio. «Nostra intenzione - spiega il sindaco Cristian Leccese - è di essere polo di attrazione turistico e culturale di ampio respiro 365 giorni l'anno. E rendere Gaeta punto di riferimento turistico e culturale di ampio respiro, con un'offerta che non si limiti ai mesi estivi. Abbiamo del resto un ricco patrimonio storico-naturalistico e storico-artistico che va dall'epoca romana fino alla seconda metà del 1700, caratteristiche giuste per iniziare e consolidare un percorso culturale che possa far conoscerci conoscere meglio e trasmettere la nostra identità».


Un percorso culturale triennale che, pianificato da Cethegus e curato da Giuseppe Daghino e Pierluigi Carofano, inizierà a ottobre di quest'anno e terminerà ad aprile 2027. «Siamo convinti - sottolinea Daghino - che l’arte antica e quella contemporanea siano insieme in grado di intercettare la domanda italiana e internazionale. Con un linguaggio universale che unisce mondi una volta distanti tra loro, generando un abbattimento delle barriere culturali che necessita di un nuovo modo di fare cultura. Idee, immagini, esperienze, visioni corrono veloci sulla rete, generando le sinergie necessarie per permettere alle iniziative di esprimersi in tutta loro essenza. Il tutto, reso magico dal supporto delle nuove tecnologie per diffondere, affiancare e supportare lo sviluppo delle esposizioni culturali e museali tradizionali mediante soluzioni informatiche, app per smartphone e tablet, sistemi di gaming e digitalizzazione, inclusa la modellazione 3D di manufatti, contenuti ed elementi culturali, artistici, storici e architettonici».

Con queste iniziative si vuole costruire la reputazione di Gaeta come luogo di eccellenza per gli eventi culturali e renderla più attraente. «In questo modo - conclude il primo cittadino - vogliamo incrementare i flussi turistici favorendo la destagionalizzazione, produrre ricchezza al sistema economico territoriale, garantire una forte esposizione mediatica alla città, proporre un progetto funzionale allo sviluppo della didattica e, perché no, favorire un'architettura di sistema fondata sulle economie di scala. Vogliamo, per dirla in altri termini, essere noti a livello nazionale e internazionale non solo per le spiagge e il mare pulito ma anche come polo di attrazione culturale. Una storia mitologica, la nostra, ricca di testimonianze di uomini e donne che hanno definito i contorni della civiltà moderna. Condottieri, statisti, re e regine, santi, avventurieri, artisti e scienziati che rendono Gaeta nota nell'atlante del Mediterraneo».

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