mercoledì 28 marzo 2018
Grande commozione sul finale dei funerali di Fabrizio Frizzi nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. Dopo la benedizione della bara, ecco i versi recitati da Flavio Insinna
I funerali di Fabrizio Frizzi (Ansa)

I funerali di Fabrizio Frizzi (Ansa)

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Grande commozione sul finale dei funerali di Fabrizio Frizzi nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. Dopo la benedizione della bara, su cui c'erano una foto del conduttore sorridente e un grande cuscino di tulipani gialli, e la dichiarazione della fine della Messa, il sacerdote ha dato la parola ad Antonella Clerici e Carlo Conti per la lettura della «preghiera degli artisti».

Dopo di loro, in un clima di commozione generale, con tanti dei volti presenti in chiesa rigati dalla lacrime, ha preso la parola Flavio Insinna per leggere la poesia sull'amicizia di Jorge Luis Borges (altri fonti parlano di un testo attribuito a Borges ma di autore sconosciuto), che recentemente un gruppo di amici e colleghi aveva dedicato proprio a Fabrizio Frizzi durante una delle ultime serate passate insieme.

Ecco il testo della poesia "L'Amicizia"

Non posso darti soluzioni per tutti i problemi della vita,

Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,

però posso ascoltarli e dividerli con te.

Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,

però quando serve starò vicino a te.

Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cada.

La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,

però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.

Non giudico le decisioni che prendi nella vita,

mi limito ad appoggiarti, a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.

Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,

però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.

Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,

però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.

Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,

solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.

In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico,

in quel momento sei apparso tu…

Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista.

Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa

di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista.

Basta che tu mi voglia come amico.

Poi ho capito che siamo veramente amici.

Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico:

ho pregato e ho ringraziato Dio per te.

Grazie per essermi amico.

Jorge Luis Borges

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