venerdì 9 giugno 2017
La madre, quarantenne e con altri 6 figli, si è presentata all'ospedale con una grave emorragia e dicendo di essere caduta. Il bambino trovato solo dopo due giorni di ricerche
L'ospedale di Cona, dove è ricoverata la donna ancora in gravi condizioni

L'ospedale di Cona, dove è ricoverata la donna ancora in gravi condizioni

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È indagata per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere la 40enne che ha occultato il suo neonato, nato prematuro, nel freezer di casa sua. La donna si è presentata in ospedale a Ferrara martedì scorso con una emorragia grave, riferendo di essere caduta 4 giorni prima. I medici si sono accorti che poteva aver avuto un aborto o un parto prematuro. Per due giorni gli agenti hanno cercato il corpo del neonato nella casa dove la donna abita con il marito e altri sei figli.

"Le sue condizioni risultavano gravi e, seppure non in pericolo di vita, le hanno consentito di parlare solo giovedì - ha spiegato
ricostruendo la vicenda il dirigente della squadra mobile di Ferrara, Andrea Crucianelli -. Nel primo pomeriggio la donna si è risvegliata dal coma e, incalzata dalla polizia, ha pronunciato pochissime parole ammettendo che il feto si trovava in un congelatore a pozzetto che era in uno sgabuzzino dell'abitazione in cui lo avevamo cercato nei giorni precedenti. Non ha potuto dire altro perché molto provata e indebolita dalle terapie".

La polizia è tornata nell'abitazione di Migliarino e, in uno stanzino totalmente in disordine come il resto della casa, ha trovato un
congelatore, per arrivare al quale c'erano dei mobili a ostruire il passaggio e dei vestiti per nascondere la sua presenza. All'interno,
aprendolo, la polizia ha visto che, all'interno di una busta, c'era un neonato che risultava di circa 40 cm in posizione fetale e pesava circa 3 chili, probabilmente lavato. Hanno subito sequestrato la stanza dove era stato trovato il congelatore.

La donna, italiana, a quanto pare ha partorito il neonato in casa, senza aver rivelato a nessuno la sua gravidanza, facilitata dal sovrappeso, e poi ha nascosto il corpicino nel freezer a pozzetto, fra gli alimenti. Nessuno aveva idea delle condizioni in cui viveva la famiglia, col marito al lavoro in una impresa edile e i figli - altri 6 - regolarmente a scuola. Gli agenti di polizia che hanno controllato il freezer dopo la sua confessione hanno visto sporgere un piedino tra il cibo. Interrogata, poi, non ha voluto rispondere alle domande che le venivano poste.

Gli inquirenti ora vogliono capire perché non abbia chiesto aiuto a nessuno, chi abbia di fatto tagliato il cordone ombelicale (che
ha un taglio netto, non strappato tipico di espulsione con aborti spontanei) e soprattutto il motivo per cui sia stato nascosto nel freezer.
Da martedì mattina, gli inquirenti polizia e procura hanno attivato anche i servizi sociali del comune di Migliarino e i figli piccoli sono stati affidati alla nonna materna che abita nell'appartamento attiguo della casa bifamiliare. Gli stessi dirigenti della polizia sottolineano però che le condizioni di degrado materiale all'interno della casa non sono indicative delle condizioni e dei comportamenti della famiglia: i bambini sono sempre vestiti bene, nessuno si è mai lamentato all'esterno di nulla.

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