lunedì 11 maggio 2020
Tre ospiti dell'istituto si raccontano in Tutto il mondo fuori, documentario diretto da Ignazio Oliva e scritto con monsignor Dario Viganò e il cappellano don Marco Pozza. In onda mercoledì su Nove
Errore e pentimento. Viaggio in tv tra i detenuti del Due Palazzi di Padova
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Tre detenuti nel carcere di Padova “Due Palazzi”, tre uomini dalle storie diverse fatte di errori, sofferenza e pentimento, si raccontano in “Tutto il mondo fuori”, il documentario diretto da Ignazio Oliva, scritto con la collaborazione di monsignor Dario Edoardo Viganò e il cappellano dell'istituto di pena, don Marco Pozza, in prima tv assoluta sul Nove dopodomani mercoledì 13 maggio alle 21:25. Ispirato all’articolo 27 della nostra Costituzione - «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato» - il documentario ha concluso le riprese poco prima del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus. La scelta di mandare in onda il progetto in questo momento assume un significato, una forza e un'attualità ancora maggiori. A presentare il documentario sono stati il regista e gli autori, in una videoconferenza in streaming ospitata dal sito dell'Università telematica internazionale Uninettuno, la cui facoltà di scienze della Comunicazione ha come preside monsignor Viganò.

Nel documentario il cappellano del carcere di Padova don Marco Pozza - noto al pubblico di Tv2000 per le sue interviste a Papa Francesco - accompagna lo spettatore seguito dalle telecamere in un mondo poco conosciuto ai più, dove incontrerà il direttore del carcere, gli agenti di polizia penitenziaria, i detenuti e i loro affetti, per raccontare le sfide e le difficoltà della vita carceraria, l'importanza del lavoro come veicolo di riscatto e i desideri per un futuro colmo di speranza. La storia della rieducazione dei detenuti passa attraverso il riconoscimento dei propri sbagli e segue un tracciato fatto di lavoro, studio e sport offerto dall'Istituto di pena, grazie alle cooperative legate al territorio.

La comunità protagonista del documentario è la medesima che, per volere di Papa Francesco, ha composto le meditazioni della via Crucis del Venerdì Santo di quest'anno. Un gesto che ha commosso il mondo intero. Per Ignazio Oliva, regista del documentario e volto noto di film al cinema e fiction televisive, «obiettivo è esplorare e valorizzare l'importanza del lavoro dentro e fuori dal carcere. Le pene alternative diventano strumento essenziale per la rieducazione di un detenuto e per un suo possibile reinserimento nella società. Attraverso le testimonianze di don Pozza e di tre detenuti - spiega il regista - raccontiamo come il percorso di lavoro offerto da questa eccellenza carceraria permetta di ritrovare dignità, tramite l’impegno del tempo detentivo con attività utili agli altri e a se stessi. Un viaggio nell’umanità di coloro che per diversi motivi hanno commesso degli errori e scelto un percorso criminale, ma che in questo carcere sono stati messi nelle condizioni di capire e riconoscere il dolore immenso causato alle vittime ed alle loro famiglie, oltre che a loro stessi ed, inevitabilmente, ai propri cari».

“Tutto il mondo fuori”, una puntata unica di 75’, è una produzione Officina della Comunicazione, realizzato grazie alla stretta collaborazione con la direzione del carcere Due Palazzi di Padova. Sarà disponibile anche sulla piattaforma Dplay Plus sul sito www.it.dplay.com o scaricabile su App Store o Google Play. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, (Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9).




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