Un bracciante del Mali è morto e uno della stessa nazionalità è rimasto gravemente ferito. Le due persone sono state travolte da un’auto pirata il cui conducente è fuggito dopo l’impatto. Il dramma è avvenuto questa mattina attorno alle 6 nelle campagne di Borgo Mezzanone, l’enorme e disumano ghetto tra Manfredonia e Foggia. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, le vittime, di circa 25 anni, erano a bordo di uno scooter per recarsi al lavoro dopo aver lasciato l’insediamento di baracche della “ex pista” (era un aeroporto militare), dove vivono in questi giorni oltre 3mila persone, richiamati dalla raccolta prima del pomodoro e poi di altri prodotti della Capitanata. Sul posto, dopo l’allarme lanciato molto probabilmente da altri automobilisti, è intervenuta un’ambulanza del 118 e un mezzo dell’elisoccorso. Ma per uno dei due braccianti non c’è stato nulla da fare ed è morto poco dopo il ricovero al Policlinico di Foggia. L’altro si trova in condizioni gravissime con molte fratture importanti. Di entrambi non si conoscono ancora le generalità perché non avevano documenti. Poco dopo il luogo dell’investimento la polizia ha trovato l’automobile abbandonata, ribaltata nelle campagne. Nessuna traccia dell’automobilista. Sull’accaduto indagano gli agenti di polizia che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Purtroppo non si tratta del primo fatto analogo nelle campagne del Foggiano. Molti gli incidenti che hanno coinvolto i braccianti immigrati, travolti mentre andavano al lavoro in bicicletta o schiacciati nei pullmini dei caporali. I più gravi nell’agosto 2018, quando a pochi giorni di distanza ben 16 lavoratori africani morirono in due incidenti sulle strade foggiane, mentre viaggiavano in 15 su pullmini da nove posti. Non rare, purtroppo, anche le aggressioni contro i braccianti. Come i 9 immigrati che a fine luglio 2019 a Foggia, all’alba, sono stati vittime di aggressioni a sassate mentre in bicicletta andavano al lavoro. Uno di loro, aveva riportato seri danni a un occhio e alla mandibola. Responsabili due foggiani ventenni accusati di lesioni personali pluriaggravate, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Nell’agosto 2020 un altro bracciante, un nigeriano, venne ferito alle gambe da colpi di pistola, anche lui mentre si recava in bicicletta al lavoro. Nei giorni successivi altre sei aggressioni, sempre a immigrati in bici, con spray urticante, lancio di acqua o pugni. Ad aprile 2021 alla periferia di Foggia, tre braccianti maliani feriti da pallettoni di fucile, mentre in auto stavano tornando al “gran ghetto” di Torretta Antonacci. Il 28 marzo 2019 c’era stato anche un morto, Daniel Nyarko del Ghana, ucciso proprio nella zona di Borgo Mezzanone, con due colpi di pistola mentre era in bicicletta. Faceva il custode di una masseria e aveva evitato il furto di mezzi agricoli, facendo arrestare i ladri.
Un ragazzo del Mali è stato ucciso da un'auto nelle campagne foggiane. Gravemente ferito anche un connazionale. In questi anni tante le vittime impegnate nel "ghetto"
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