lunedì 16 giugno 2025
Le inserzioni solo in una sezione del servizio di messaggistica di proprietà di Meta Platforms: dove ci sono gli aggiornamenti di stato utilizzati da 1,5 miliardi di persone al giorno
Anche su Whatsapp ci sarà la pubblicità
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Non si sa da quando, ma presto anche su Whatspp ci sarà la pubblicità.

Due miliardi di utenti utilizzano WhatsApp, molti dei quali vivono tra l’Italia, il Brasile, l’India e altri Paesi del mondo, finora hanno potuto chattare e fare videochiamate con amici e familiari senza l’ingombro di pubblicità e altre funzionalità presenti sui social media. Ma ora tutto è destinato a cambiare: dopo che per anni il servizio è stato gratuito ed essenziale, la piattaforma di messaggistica tra le più utilizzate in Italia inizierà a mostrare annunci pubblicitari. Saranno visibili solo nella schermata Aggiornamenti/Stato utilizzata da circa 1,5 miliardi di persone al giorno: quella sezione che si può sembrare per meccanismi e funzionamento simile alle Stories di Instagram. Così come oggi ci si imbatte in un annuncio pubblicitario, dopo aver guardato alcune storie su Instagram; allo stesso modo si vedranno annunci pubblicitari su WhatsApp dopo aver scorso alcuni aggiornamenti di stato tra i contatti della popolare App di messaggistica e chiamate, di proprietà di Meta Platforms che acquistò WhatsApp per 19 miliardi di dollari nel 2014.


WhatsApp raccoglierà alcuni dati sugli utenti per personalizzare gli annunci, come la posizione e la lingua predefinita del dispositivo, continuando però a proteggere il contenuto dei messaggi o i dati personali dei contatti con cui gli utenti parlano. L’azienda ha aggiunto di non avere intenzione di inserire annunci pubblicitari nelle chat e nei messaggi personali. La vicepresidente della gestione prodotti di WhatsApp: «Nikila Srinivasan ha precisato: «I messaggi personali, le chiamate e gli stati rimarranno crittografati end-to-end».

Reuters

Le pubblicità in-app rappresentano un cambiamento significativo rispetto alla filosofia originale di WhatsApp. Jan Koum e Brian Acton, fondatori di WhatsApp nel 2009, si erano impegnati a creare un modo semplice e veloce per comunicare con amici e familiari, utilizzando la crittografia end-to-end, un metodo che rendeva testi, foto, video e telefonate inaccessibili a terzi. Ma entrambi hanno lasciato l'azienda sette anni fa.
Da allora, Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, ora Meta, si è concentrato sulla crescita di WhatsApp e sulla privacy degli utenti, integrando al contempo l'app con gli altri prodotti dell'azienda, tra cui Instagram e Messenger. L'inserimento di annunci pubblicitari in WhatsApp apre un'opportunità redditizia per Meta, che ha investito miliardi in intelligenza artificiale e altre attività, sollevando al tempo stesso potenziali interrogativi sui rischi per la privacy dei suoi utenti.
In una dichiarazione, Will Cathcart, il capo di WhatsApp, ha assicurato agli utenti che l'app rimarrà sicura e proteggerà la loro privacy: «Alcune persone usano WhatsApp solo per chat e chiamate private, e nulla cambierà al riguardo».
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