La 2ACH del Gallini, a Voghera - Ufficio stampa
Cosa serve per essere felici? Dopamina, serotonina, ossitocina, endorfine, adrenalina… Quando viviamo una sensazione di benessere, i nostri neurotrasmettitori si impegnano un sacco: è toccata una dose di super lavoro a quelli attivi nei cervelli degli studenti che – a Voghera, in provincia di Pavia – frequentano la 2ACH dell’Istituto Tecnico Agrario Statale “Carlo Gallini”, proclamati “la classe più felice d’Italia” e vincitori dell’omonimo concorso nazionale. Promotore dell’iniziativa, alla sua prima edizione, è la Fondazione della felicità ETS, di Walter Rolfo, personaggio poliedrico che dalla laurea in ingegneria gestionale è approdato alla scrittura e all’illusionismo. Non è un’illusione, però, la felicità, soprattutto se si lavora per diffonderla perché contagi il maggior numero di persone possibile: alle classi partecipanti alla competizione – oltre un centinaio in tutta la Penisola - è stato chiesto di presentare progetti che avessero un impatto positivo su persone esterne alla classe. I ragazzi vogheresi di proposte ne hanno fatte addirittura tre, dividendosi in gruppi per tradurle in realtà: idee ambiziose, destinate ai più fragili e in difficoltà, dai bambini agli anziani, passando per le famiglie in difficoltà economica.
La felicità diffusa: bambini, anziani, famiglie in difficoltà
La 2ACH ha dispensato felicità mettendo a disposizione dei volontari della Caritas locale braccia vigorose per la distribuzione dei pacchi alimentari a chi fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena; si sono offerti come supporto agli educatori dell’asilo, che accoglie anche bambini portatori di disabilità e, infine, hanno dedicato il loro tempo e i loro sorrisi giovani agli ospiti di una residenza per anziani della loro città. Si capisce perché siano stati premiati: la classifica finale è stata ottenuta sommando la valutazione dei progetti con i risultati conquistati dagli studenti in otto competenze trasversali (sogno, positività, passione, impossibile, obiettivi, perché, resilienza, felicità) sull’app Appy Lenovo.
Se fai felice il prossimo hai una marcia in più
Perché, oggi, uno studente dovrebbe essere felice? Ciascuno degli oltre sette milioni di bambini e ragazzi che stanno per iniziare le vacanze darebbe una risposta diversa e tutta sua. Gli oltre 2.500 di loro che hanno partecipato all’iniziativa di Fondazione della Felicità, però, lo sanno: essere felici da soli è tanta roba ma ha una marcia più chi riesce a far felice il prossimo. In totale, i progetti presentati dalle classi sono stati ottanta, la felicità diffusa a oltre 80mila persone di ogni età, sesso e condizione sociale. L’obiettivo del progetto era promuovere il benessere psicologico dei ragazzi incoraggiandoli a sviluppare competenze fondamentali per la loro crescita personale. Certo diverse dalla matematica e dalla geografia ma non meno importanti.